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Egitto: ministro Interni scampa ad attentato, nel Sinai si combatte

Il ministro degli Interni del governo golpista egiziano, Mohammed Ibrahim, è scampato questa mattina ad un attentato nei pressi della sua abitazione a Nasr City, quartiere alla periferia del Cairo. Secondo i media un minibus imbottito di esplosivo è saltato in aria al passaggio del convoglio a bordo del quale viaggiava il ministro, intorno alle 8 e 30 di oggi. Il ministro è rimasto illeso mentre due guardie del corpo sarebbero morte e diversi civili sono rimasti feriti. E’ la prima volta dopo molti anni che viene compiuto in Egitto un attentato per mezzo di un’autobomba.
Da capire se l’attentato di oggi sia da inquadrare nel braccio di ferro tra militari e fronte laicista da una parte e Fratelli Musulmani dall’altra, dopo che le forze armate hanno rimosso dal potere il presidente Mohamed Mursi e costretto la Fratellanza ad una condizione di semiclandestinità. Nel mirino dell’attentato è finito un personaggio che ha svolto un ruolo di primo piano nei giorni del golpe e della repressione contro gli ex padroni del paese.

Anche nel Sinai la tensione resta alta. Nelle ultime ore quattro elicotteri Apache hanno bombardato postazioni di gruppi armati jihadisti nella penisola uccidendo ben 15 persone. Il valico di Rafah è stato teatro dei numerosi attacchi dei combattenti islamisti alle forze governative egiziane.

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