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Mondiali del Qatar. Gli stadi li costruiscono gli schiavi

Cinquantasei centesimi di euro l’ora, meno di sei euro al giorno: sarebbero queste le paghe (da fame) degli immigrati al lavoro nei cantieri degli stadi che nel 2018 ospiteranno i Mondiali di calcio del Qatar.

A quantificare abusi e violazioni, anche delle stesse norme fissate dagli organizzatori del torneo, sono stati i giornalisti del quotidiano britannico The Guardian, che in un’inchiesta pubblicata nei giorni scorsi hanno denunciato le condizioni di lavoro di oltre cento operai indiani e nepalesi al lavoro nel cantiere del nuovo stadio di Al Wakrah. Situazione che secondo varie testimonianze sarebbe comune a tutti i cantieri nei quali i morti sono stati finora già decine.

Per la costruzione di otto impianti il Qatar spenderà circa tre miliardi di euro, una piccola parte dei 170 miliardi stanziati complessivamente per lo sviluppo delle infrastrutture in vista dei Mondiali. Ma agli operai, per lo più stranieri e tenuti in condizione di semi schiavitù, non andranno anche le famose briciole.

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