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La Corte dei Conti boccia anni di manovre correttive. “Sono recessive”

“Le manovre di correzione dei conti pubblici per il 2012 hanno si’ consentito il miglioramento di alcuni saldi (peraltro solo di alcuni e in misura minore di quanto ci si sarebbe potuto attendere) ma hanno generato anche effetti depressivi su un’economia, come quella italiana, gia’ in difficolta’ e in forte recessione”. Lo afferma il procuratore generale presso la Corte dei Conti, Salvatore Nottola, nel Giudizio sul Rendiconto generale dello Stato 2012.
“D’altronde – aggiunge – le aride cifre dei dati di bilancio fanno intravedere una realta’ socio-economica ben conosciuta: la disoccupazione in aumento, l’impoverimento di sempre piu’ estesi strati di popolazione, la chiusura di piccole e medie imprese, la mancanza di sviluppo. Ne’ – rimarca Nottola – le prospettive future appaiono migliori ove si consideri che, secondo le previsioni piu’ aggiornate” riportate nelle Considerazioni finali del Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, “anche quest’anno si chiudera’ con un forte calo dell’attivita’ produttiva e dell’occupazione”.

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