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Siria. Kerry show: “colpirne uno per educarne cento”

Dopo il suo temporaneo stop all’aggressione militare statunitense contro la Siria, il tentennante Obama – già diventato oggetto del dileggio trasversale sia in patria sia all’estero – ha deciso ieri di affidare al suo fido e dinoccolato Kerry il compito di bombardare l’opinione pubblica di propaganda pro-intervento.

Andato in onda quasi in contemporanea sui 5 principali canali televisivi degli States – CNN, CBS, NBC, ABC e Fox – il segretario di Stato Usa John Kerry si è detto convinto che il Congresso degli Stati Uniti “farà ciò che é giusto”, cioè approverà nei prossimi giorni la decisione del presidente Barack Obama di aggredire militarmente la Siria. Anzi, non la Siria, ma Bashar al Assad, sorvolando sul fatto che le bombe e i missili pioveranno anche sulla gente comune, pro o contro il regime che sia. Quell’Assad che Kerry ha paragonato ad Adolf Hitler e a Saddam Hussein, non mancando di utilizzare un’opera di satanizzazione del nemico che caratterizza da sempre la propaganda bellica statunitense.

E per cercare di convincere la ancora assai scettica opinione pubblica americana sulla necessità della nuova guerra, Kerry ha provato a dimostrare che le prove presentate finora dagli USA sull’uso da parte del governo siriano di armi chimiche in un attacco alla periferia di Damasco dello scorso 21 agosto sono “inconfutabili”. Ha confermato che i morti sarebbero stati 1400, quando le autorità sanitarie locali e alcune Ong, e addirittura l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, vicino ai ribelli, parlano di 300, massimo 500 vittime. Il tentativo di triplicare il numero dei già numerosi morti della strage di Ghouta la dice lunga sul tentativo di manipolazione della realtà in cui l’amministrazione USA si sta spendendo.

Kerry ha poi anche detto che “nuove prove” dimostrano che l’esercito di Assad ha usato il gas sarin, “lo stesso usato da Saddam Hussein in Iraq”: campioni di sangue e capelli risultati positivi all’arma proibita sarebbero arrivati nelle ultime 24 ore in possesso degli Stati Uniti indipendentemente dal lavoro degli ispettori dell’Onu.

Poi il segretario di Stato, che nei giorni scorsi é apparso come uno dei più convinti sostenitori dell’intervento armato all’interno dell’amministrazione Obama, ha difeso la decisione “coraggiosa” del presidente di chiedere l’ok del Congresso e cercare di ottenere il più vasto consenso possibile non solo da parte dei parlamentari, ma anche da parte degli americani. Kerry ha chiesto ai congressisti di essere responsabili e di non abbandonare a sé stessi gli alleati di Washington in Medio Oriente, affermando che un si del parlamento “all’uso della forza contro Assad manderà un importante messaggio anche all’Iran e alla Corea del Nord”. 

 

Anche se, affermano molti analisti, l’ok del Congresso all’aggressione alla Siria non è affatto scontato, visto che sia l’ala liberal dei Democratici sia quella ‘isolazionista’ e del Tea Party repubblicana non sono affatto convinte della necessità di imbarcarsi in una nuova avventura militare che farebbe più comodo a Israele e alla Turchia che a Washington. Ma Kerry ha messo le mani avanti: nella remota possibilità che Camera e Senato boccino la mozione pro-intervento, il segretario di Stato ritiene che il presidente abbia il diritto di dare l’ordine di attaccare (come prevede la ‘War Powers Resolution’ del 1973). Una posizione che potrebbe indispettire più di qualche parlamentare ancora in bilico.

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1 Commento


  • alexfaro

    Ma questo Kerry,il quale ha una faccia da ritardato mentale,che levati!
    NON si ricorda la figura di merda fatta da uno dei suoi predecessori(Colin Powell)all’ONU,allorchè nel 2003 fece sventolare una provetta,a suo dire piena di Antrace(ma x favore!)urlando a dx e manca che Saddam,poteva in 45 minuti! riempire di armi di distruzione di massa l’intero occidente?dette armi,come si é poi saputo, esistevano solo nella fantasia dei governanti USA,in quanto Saddam aveva già dopo il 1991,smantellato totalmente(sotto l’egida degli ispettori ONU)il suo(misero)arsenale di WMD?ed ora ci riprovano?
    certo che se l’opinione pubblica modiale(e quella USA,in particolare)crederanno ancora a bggianate come queste,vuol dire che é composta da una massa di boccaloni megagalattici!
    Alexfaro

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