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Figli di trojka. Arrestato l’ex direttore del Fmi Rodrigo Rato

I castigatori della Trojka hanno una anima nera. L’ex direttore generale del Fondo Monetario Internazionale tra il 2004 e il 2007, lo spagnolo Rodrigo Rato, è finito in manette e non per gli scandali sessuali come accaduto al suo successore Strauss Khan, ma per il “vizietto endemico” che gli uomini del grande capitale si portano dietro come un fattore genetico. Rato è stato infatti messo sotto inchiesta dalla Procura anticorruzione di Madrid con le accuse di riciclaggio e frode fiscale. L’ex direttore generale dell’Fmi non è l’unico indagato dell’inchiesta. Altre perquisizioni sono state effettuate negli uffici di Rato, sempre a Madrid, e nella località andalusa di San Roque. La perquisizione è avvenuta dopo che è emerso che l’ex dirigente del Partido Popular – il partito di destra al governo in Spagna – aveva usufruito dell’amnistia fiscale votata dal governo nel 2012, insieme ad altri 30mila contribuenti dei quali adesso opposizione pretende la diffusione dei nomi. Rodrigo Rato, tra l’altro, è già coinvolto in un’indagine sull’istituto di credito “Bankia”.  Rato è sotto inchiesta anche per l’uso disinvolto di carte di credito mentre guidava la banca spagnola salvata dalla bancarotta con miliardi di denaro pubblico (ben 22 miliardi di euro). Con altri manager l’ex ministro del governo Rajoy è anche indagato per una presunta manipolazione del valore del titolo nel 2011. Era stato anche ministro nel governo conservatore attualmente in carica di Mariano Rajoi. L’arresto di Rato surriscalda il clima politico in Spagna dove il prossimo 24 maggio si voterà per le elezioni amministrative in tutto il Paese, mentre a novembre sono in programma le elezioni politiche.

 

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