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Eurostop e le due giornate di lotta del 10 e 11 novembre

Nonostante lo scandaloso silenzio dei mass media – preoccupato unicamente di dar grande copertura al piccolo gruppo fascista chiamato Casapound (“ringraziato” con una lunga diretta di RaiNews) – il 10 e l’11 novembre il nostro paese vivrà due grandi giornate di protesta contro il governo, le politiche di austerità e contro la UE che le ispira ed ordina.
Il 10 lo sciopero generale proclamato da USB, COBAS, UNICOBAS  e da altre sigle sindacali coinvolgerà tutto il mondo del lavoro pubblico e privato, con decine e decine di manifestazioni previste in tutta Italia, due a Roma.

Nonostante lo scandaloso immobilismo e la complicità di CGILCISLUIL, il mondo del lavoro scende in lotta contro la legge Fornero, il Jobsact, la Buona Scuola, le leggi Minniti, contro la distruzione dei contratti e dei diritti, i licenziamenti e il taglio dei salari, contro le spese di guerra, le uniche a crescere sempre.

È uno sciopero che trova il sostegno di oltre 40 organizzazioni sociali e politiche, che, sugli stessi temi della giornata di lotta, hanno costituito il Comitato 11/11 per organizzare una manifestazione nazionale a Roma l’11 novembre.

La manifestazione di sabato, che già si annuncia numerosa con i tanti pullman e mezzi di trasporto già organizzati, sarà esplicitamente diretta contro il governo Gentiloni e le sue politiche e sarà aperta dallo striscione comune:

VIA IL GOVERNO DELLE BANCHE DELLA PRECARIETÀ DEI MANGANELLI.

La manifestazione ha avuto anche l’adesione dei partigiani Lidia Menapace e Umberto Eros Lorenzoni, di Moni Ovadia e di Valerio Evangelisti, del presidente emerito della Corte Costituzionale Paolo Maddalena e di altri giuristi, intellettuali, militanti  dei movimenti che hanno voluto ricordare che a quasi un anno dal referendum con cui il popolo difese la Costituzione dalla controriforma di Renzi, tutti i valori ed i principi della Carta sono ignorati o messi in discussione.

Alla manifestazione parteciperanno i lavoratori di Ilva, Alitalia e di tante realtà colpite da migliaia di licenziamenti , i lavoratori migranti in lotta per i diritti più elementari,  i lavoratori pubblici, i vigili del fuoco, i militanti Notav, i giovani precari, gli studenti.  Tutti per fare sentire la loro voce coperta dalle bugie ufficiali che continuano a ripetere come  tutto vada bene.

La manifestazione dell’11 novembre ha come obiettivo quello di “portare in corteo la verità” e la censura dei mass media su di essa dimostra quanto questo slogan sia giusto.

È sempre più evidente che nel nostro paese il regime unico dell’informazione sia una delle parti responsabili della crisi della nostra democrazia. Per questo é ancora più necessario scendere in piazza e farsi vedere e sentire.

Per tutte e tutti coloro che vogliono rivendicare l’abolizione delle leggi vergognose che hanno distrutto lavoro, diritti e stato sociale, per tutte e tutto coloro che non vogliono mollare, l’appuntamento è l’11 novembre alle ore 14 in Piazza Vittorio a Roma.

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