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Brasile. Vietata la celebrazione del colpo di stato voluta da Bolsonaro

Un giudice brasiliano, Ivani Silva da Luz, ha deciso di vietare le celebrazioni programmate per oggi in Brasile in occasione dell’anniversario del colpo di stato militare del 1964, celebrazioni fortemente promosse dal neopresidente Jair Bolsonaro.

Il giudice ha dichiarato che l’evento per il 55esimo anniversario del colpo di stato, che nelle ultime settimane ha suscitato un’ondata di polemiche, non è “compatibile con il processo di ricostruzione democratica”.

Ivani Silva da Luz ha precisato che le date commemorative devono essere approvate dal Congresso ed ha sottolineato che utilizzare una istituzione pubblica per fare l’apologia di una dittatura costituisce una violazione per improprietà amministrativa.

Bolsonaro aveva ribadito quattro giorni fa la sua decisione di ordinare al Ministero della Difesa che le Forze Armate di celebrare l’anniversario del colpo di stato militare e dichiarato che la commemorazione sarebbe stata limitata all’interno delle caserme.
Il leader di estrema destra ha criticato il fatto che i precedenti governi volevano “minare il morale” delle Forze armate creando nel 2012 una menzognera “Commissione per la verità” e rivendicando  che l’esercito è stato “l’ultimo ostacolo contro il socialismo”.

Bolsonaro è un ex capitano dell’esercito brasiliano e nega che il golpe militare che rovesciò il presidente João Goulart e ha dominato il paese fino al 1985,  sia stato un colpo di stato. Egli afferma che quella iniziativa di “civili e militari” ha permesso di sconfiggere i guerriglieri di sinistra ” e impedito l’installazione” di un regime comunista “in Brasile.

La violenta deposizione di Goulart provocò più di 434 omicidi politici, più di 10.000 torturati e, secondo la Commissione per la Verità, l’uccisione di circa 8.000 indigeni che si opponevano o ostacolavano le infrastrutture e la deforestazione della regione amazzonica.
La decisione di celebrare il golpe militare, rovescia la decisione presa nel 2011 dall’allora presidente Dilma Rousseff, una ex prigioniera politica, torturata per 22 giorni di fila durante il regime militare, che aveva proibito ogni anniversario del colpo di stato del 1964
La provocazione di Bolsonaro aveva prodotto il ripudio dei parenti dei desaparecidos e degli uccisi durante il regime militare brasiliano.
La decisione di consentire la commemorazione del colpo di stato del 1964 ha reso Bolsonaro il primo presidente dell’America Latina a rivendicare un colpo di stato militare dopo la fine delle dittature nel continente latinoamericano.

Inutile ricordare che Bolsonaro è uno dei maggiori sostenitori e sponsor del golpista Juaidò in Venezuela.

 

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