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Repressione in Francia. La verità vittima collaterale…

Questo è ciò che è realmente successo il primo maggio a Parigi.

Delle persone fuggono dalle cariche e salgono sulle scale anti-incendio di un edificio che è un ospedale. Si tratta del reparto di ri-animazione.

Il personale presente chiude la porta, e dice ai presenti di che reparto si tratta e che ci sono dei malati all’interno.

Solo una persona, visibilmente terrorizzata dalle forze dell’ordine arrivate di lì a poco cerca di entrare…

Ora Castaner – ministro dell’interno – ha parlato di “assalto” all’ospedale, e “FranceInfo” ha messo una foto – poi tolta – con una didascalia che descriveva lo scatto come l’immagine dell’assalto (era l’immagine di scontri effettivi).

In meno di un giorno il lavoro dell’equipe di “Check News” del quotidiano “Libération“, le testimonianze del personale ospedaliero e questo filmato, hanno smentito l’ennesima fake-news creata ad hoc per coprire le violente cariche e le aggressioni delle forze dell’ordine che hanno caratterizzato il primo maggio parigino. Immagini “girate” grazie ai media indipendenti ed ai canali di informazione dei GJ e diventati “virali”.

Le cariche hanno colpito anche lo spezzone del sindacato, tanto che Martinez – il suo segretario – si è dovuto allontanare ed ha parlato di “repressione inaudita e senza distinzioni”‘. La France Insoumise ha intanto chiesto le immediate dimissioni del ministro dell’interno, un falsario che mette chiaramente in pericolo “la salute pubblica”.

Ogni volta che c’è una mobilitazione, dopo la solita campagna di terrorismo psicologico preventivo, un dispositivo di forze dell’ordine sempre più imponente che ormai cerca di impedire lo svolgersi di un corteo talvolta dal suo concentramento, ed il corollario di aggressioni mirate a giornalisti e personale che presta servizio di cura.

Si negano i numeri della partecipazione popolare con stime ridicole e si inventa una nuova fake news per orientare la discussione e annichilire numeri e ragioni della protesta che comunque va avanti.

Com’era quella “perla di saggezza” di Goebbels?

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Ecco la vera vergogna dell’attacco immaginario all’ospedale.

I manifestanti entrati nel perimetro dell’edificio per rifugiarsi dal lancio massiccio di gas lacrimogeni e dalle cariche – con ogni probabilità senza sapere esattamente dove si trovassero – stavano allontanandosi con calma dopo avere affollato le scale antincendio di fronte al reparto di rianimazione. Avevano rinunciato ad entrare nell’edificio pacificamente dopo avere parlato con il personale che ha ripreso la scena, ma sono stati presi da una mossa “a tenaglia” dalla polizia in moto.

Più di trenta sono stati messi in “guarde à vue” e rilasciati dopo un giorno senza alcun procedimento a carico, e tra questi alcuni sono stati malmenati degli agenti in loco senza alcun motivo.

Pezzi importanti dell’Esecutivo, a cominciare dal primo ministro Castaner che sta mattina hanno “ritrattato”, ripresi da media compiacenti che si sono ben guardati dal verificare la veridicità dell'”assalto”.

Stavano costruendo una roboante campagna denigratoria, ma sono stati smentiti dalle testimonianze dirette del personale ospedaliero, dalle foto da loro prese, dai filmati e da altri racconti.

Ancora una volta il pregevolissimo lavoro del quotidiano “Libération” e del media on line “Mediapart” ha decostruito questa ennesima fake news.

Intanto la France Insoumise chiede le dimensioni di questo mentitore seriale che guida il ministero dell’Interno.

Come si evidenza dalle foto – e come purtroppo ho potuto verificare sul campo nel corso delle mobilitazioni di questi mesi – la sorte dei fermati, è questo rito di umiliazione collettiva che ricorda, come successo alcuni mesi fa ad un centinaio di studenti a Mantes-la Jolie, le peggiori dittature latino-americane ed il G8 genovese.

In Francia si ripete in diverse città ogni settimana…

P.s. La prima pagina di Libération

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