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Yemen. Colpite tre navi, una israeliana. Abbattuto un drone statunitense

Venerdi il gruppo yemenita Ansarallah ha attaccato una nave israeliana nel Golfo di Aden. Ad affermarlo è stato il portavoce dell’organizzazione, il generale di brigata Yahya Sare’e, citato dall’emittente “Al Masirah”, spiegando che è stata presa di mira “la nave israeliana Msc Darwin con missili e droni”. “L’operazione ha raggiunto il suo obiettivo”, ha spiegato Sare’e, aggiungendo che i miliziani del gruppo hanno anche lanciato “un certo numero di missili balistici e missili da crociera contro obiettivi israeliani a Eilat”, nell’area meridionale dello Stato ebraico.
La forza missilistica ha sparato una serie di missili balistici e alati contro diversi obiettivi legati al nemico israeliano nell’area di Umm al-Rashrash, a sud della Palestina occupata.

Da parte israeliana, non c’è stato alcun commento ufficiale sugli attacchi.

Anche altre due navi, la MV Maisha e la MV Andromeda Star sono state bersaglio di un attacco da parte dei miliziani di Ansarallah nel Mar Rosso, a sud-ovest del porto yemenita di Mokha. La MV Andromeda Star, petroliera britannica battente bandiera di Panama, è stata danneggiata lievemente da due missili ma sta proseguendo il suo viaggio

L’Agenzia di sicurezza per le operazioni commerciali marittime del Regno Unito (Ukmto) ha scritto che si è verificata un’esplosione in prossimità della nave che è stata avvertita dall’equipaggio a bordo, poi il secondo attacco con presumibilmente con due missili ha provocato danni. L’attacco è stato confermato anche dal Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom).

Il portavoce degli Ansarallah, Ameen Hayyan ha poi rivendicato l’attacco in un post su X e ha riportato che i ribelli dello Yemen hanno anche abbattuto venerdì un drone MQ9 degli Stati Uniti nello spazio aereo del governatorato di Sa’da, nel nord dello Yemen, al confine con l’Arabia Saudita. La notizia non è stata confermata dalle autorità di Washington.

Gli Houthi, noti anche con il nome Ansar Allah, hanno lanciato queste operazioni “in solidarietà con il popolo di Gaza” e hanno ripetutamente dichiarato che gli attacchi non finiranno fino a che Israele non cesserà le operazioni militari contro la popolazione palestinese nella Striscia.

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