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Ilva. L’Usb chiama in causa Vendola e il sindaco. Voi con chi state?

 

I lavoratori scioperano e protestano contro i licenziamenti e le discriminazioni, ma quello che succede all’Ilva di Taranto non fa notizia.  Gli operai dell’Ilva “Scioperano e salgono sul tetto dello stabilimento e dimostrano con i fatti che un’azienda la cui proprietà ha gravi problemi con la legge e che è formalmente commissariata, continua a fare i suoi comodi, a rispondere alle stesse logiche di ieri ed a colpire il dissenso e chi denuncia le inadempienze commesse”,  Fabrizio Tomaselli dell’Esecutivo nazionale di USB usa parole durissime che descrivono il clima di repressione antioperaia nel quale sono inseriti questi lavoratori. Ma Tommaselli non se la prende solo con i padroni dell’Ilva ma anche con l’assenza delle istituzioni: “Dove sono le istituzioni ? Dove è il Vescovo di Taranto che nel recente passato è intervenuto per dare solidarietà ai lavoratori? Dove è il Prefetto che rappresenta lo Stato, dove sono le istituzioni locali, il Sindaco e il Presidente della regione? E’ possibile che sia rimasta soltanto la magistratura a garantire la legalità?” L’USB chiede un intervento urgente delle istituzioni in questo nuovo capitolo di una tragedia che ha messo in ginocchio i cittadini di Taranto e i lavoratori dell’ILVA”.
“Noi chiediamo il ripristino di condizioni democratiche dentro l’azienda, chiediamo il reintegro del nostro rappresentante licenziato e di tutti i lavoratori ai quali è stato ingiustamente sottratto il lavoro” – conclude il rappresentante nazionale dell’USB.

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