Menu

Grecia. Secondo giorno di sciopero generale

Non si allenta la tensione ad Atene, dove continua l’occupazione di diversi ministeri da parte di dipendenti che protestano contro i tagli al settore pubblico stabiliti dal piano di austerity. Mentre ancora una volta il traffico nella capitale greca è paralizzato per lo sciopero degli addetti del trasporto pubblico a cui si sono uniti anche i tassisti. Nell’infinito calendario delle agitazioni greche contro le misure d’austerity necessarie al paese sull’orlo del crack per ottenere gli aiuti internazionali, il prossimo 19 ottobre incroceranno le braccia ancora una volta i lavoratori del settore portuale e marittimo per uno stop di 48 ore. Allo sciopero della prossima settimana parteciperanno anche i principali sindacati del settore pubblico e privato in concomitanza con il voto parlamentare delle nuove misure di austerity che prevedono, tra l’altro, riduzioni degli stipendi dei dipendenti pubblici e la sospensione con stipendio ridotto per 30mila impiegati.

Nove greci su 10 hanno modificato le proprie abitudini alimentari da quando, oltre un anno fa, la crisi economica che ha colpito la Grecia ha cominciato ad intaccare pesantemente anche i redditi familiari ed ormai un greco su quattro ammette di poter acquistare solo gli alimenti più strettamente necessari. È quanto risulta da un sondaggio condotto il mese scorso dalla Kepka, un gruppo per la protezione del consumatore, su un campione di 1.260 persone i cui risultati sono stati confrontati con un’analoga ricerca effettuata nel 2006 sulle abitudini alimentari della gente.

Dal sondaggio risulta che due intervistati su 10 (il 19.9%) hanno citato l’impatto della crisi economica come il fattore principale del cambiamento intervenuto nelle loro abitudini alimentari. Si tratta di un aumento del 17% rispetto al sondaggio di cinque anni fa, quando solo il 2.6% degli intervistati rispose che la loro dieta era influenzata dalle disponibilità economiche. La salute rimane comunque al primo posto per i greci quando si tratta di acquistare generi alimentari, con il 41.74% degli intervistati che sostengono di avere sempre in mente un’alimentazione sana quando acquistano cibi. Dal sondaggio, infatti, risulta che il consumo di latte, pane, frutta e verdure è cresciuto sino a raggiungere un livello quasi quotidiano mentre numerosi degli intervistati hanno dichiarato di aver drasticamente ridotto il consumo di carne di maiale, bibite gassate e patatine fritte a una sola volta a settimana.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *