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Precari Ispra. Il Parlamento impegna il governo per una soluzione

Oggi pomeriggio, mercoledì 26 luglio, la Commissione Ambiente della Camera ha approvato all’unanimità la Risoluzione unitaria che impegna il Governo a finanziare l’ISPRA all’interno della prossima manovra di Bilancio. Ed il Governo, nella persona del Ministro Galletti, ha dichiarato il recepimento dell’impegno.

Al sessantaseiesimo giorno di occupazione raccogliamo il frutto di un lavoro di interlocuzione politica a tutto campo, che ha scavalcato vertici istituzionali sordi e increduli e un Ministero disattento e disinteressato. Convinti del ruolo centrale che l’ISPRA deve giocare all’interno delle politiche ambientali del Paese, abbiamo con forza e caparbietà sostenuto le nostre tesi nelle “stanze” della politica ottenendo ascolto, rispetto e considerazione.

Abbiamo accompagnato le nostre idee con una campagna mediatica imponente e competente, portando il “caso ISPRA” alla ribalta dei media nazionali. Convinti che “chi lotta può perdere ma chi non lotta ha già perso”, abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo e creato attorno a noi un movimento d’opinione che è cresciuto a vista d’occhio e ci ha permesso di raggiungere questo primo e fondamentale obiettivo.

Grazie al sacrificio e alla contagiosa determinazione di chi ha in prima persona retto l’occupazione e al sostegno che siamo stati in grado di meritarci, siamo di un passo più vicini alla meta e siamo convinti di aver dato e di continuare a dare un valido esempio a tutti gli altri Enti pubblici di ricerca che vivono tutte le difficoltà legate alla crisi dei finanziamenti.

Il momento è importante, ma serve ancora una forte mobilitazione perchè questo passo sia l’avvio del cammino che deve portare l’ISPRA nelle condizioni, non solo economiche, di svolgere le sue peculiari funzioni di studio, protezione e monitoraggio di questo nostro Ambiente e i suoi lavoratori a trovare stabilità e condizioni ottimali per svolgere le proprie attività. Perchè è un Bene comune insostituibile e per questo va studiato e protetto nel migliore dei modi.

USB non abbassa la guardia, l’ISPRA deve tornare ad essere

L’ISTITUTO

SUPERIORE per la

PROTEZIONE e la

RICERCA

di questo nostro AMBIENTE

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