Cari lavoratori,
In queste ore, come prevedibile è partito un’ attacco pesante alle ragioni dello sciopero proclamato per il 22 settembre da USB nel trasporto aereo. Una macchina del fango contro i lavoratori, colpevoli di voler difendere i propri diritti, in un settore che è in continuo sviluppo ma che continua a tagliare occupazione e tutele.
USB è protagonista di due scioperi considerati folli:
1 è considerata una follia infatti scioperare insieme ad Anpac e Anpav nella nuova Alitalia Sai di Etihad, una sorta di lesa maestà verso il management che provocherà a loro dire “danni inenarrabili”, mentre dall'altra parte non è considerata follia violare liberamente il contratto e licenziare lavoratori senza giusto motivo;
2. È considerato altrettanto folle lo sciopero in Meridiana, che si colloca a valle della feroce ristrutturazione voluta dal Qatar e avallata con piena generosità da governo e Cgil & co. con il taglio del 20% dei minimi del contratto nazionale e il licenziamento di più di 600 persone.
In questo paese, tra l'altro in un settore che è considerato strategico e cresce costantemente, è diventato folle difendere il posto di lavoro, il proprio salario e i propri diritti.
È diventato folle reclamare quanto spetta per contratto, pretendere che le tutele di legge siano garantite, non prostrarsi al primo acquirente oppure non accettare la giungla degli appalti.
E’ diventato folle indignarsi per licenziamenti legati all’espressione della propria opinione, per aumento di produttività a costo zero, per la precarietà che divora come una cancrena il settore, per i danni alla salute provocati perché il profitto viene sempre al primo posto.
In un Paese dove anche “resistere” all’abbattimento delle tutele sta assumendo contorni di follia, si arriva a morire assassinati per difendere accordi già sottoscritti a tutela dei lavoratori più deboli.
Noi che da sempre siamo in prima linea per i diritti in questo settore cosi martoriato, di follie ne abbiamo viste troppe, dai licenziamenti di migliaia di uomini e donne, di padri o madri di famiglia mono reddito, di disabili, fino agli incidenti mortali sul lavoro causati dai carichi di lavoro.
La follia l’abbiamo vista affiorare negli occhi di chi dopo 25 anni di lavoro, ha perso tutto. L’abbiamo vista, nell’indifferenza di chi, in nome del profitto, ha avvelenato centinaia di lavoratori.
Cari lavoratori, in un settore che fa sempre più fatica a guardare oltre il proprio presente, uscire dall’immobilismo, alzare la testa, non è follia ma difesa dei propri diritti.
La rabbia malcelata di manager arroganti e burocrazie sindacali arrendevoli sono la dimostrazione che gli scioperi “folli” di USB sono davvero tra le poche cose da fare nel trasporto aereo, per i lungimiranti “sani di mente” di questo paese.
21 settembre 2016 USB Lavoro Privato
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