Un voto unanime favorevole ha concluso la ricca e partecipata discussione dell’assemblea di Bologna, mercoledì 17 luglio, sui singoli punti della piattaforma e sul carattere della vertenza che USB vuole aprire sulla condizione dei lavoratori e delle lavoratrici del settore metalmeccanico.
Dai temi della riunificazione del lavoro al salario, dalla ricostruzione del potere contrattuale della Rsu, alla necessità dell’intervento pubblico nei settori strategici, ai temi della salute e della sicurezza sino alla questione di genere, il confronto ha integrato e modificato la bozza presentata all’inizio dei lavori. Un percorso partecipato che vogliamo arrivi nei luoghi di lavoro.
La difesa e lo sviluppo della previdenza pubblica in risposta all’introduzione della previdenza e della sanità private nel contratto, sono state l’occasione per rilevare la necessità di ricostruire intorno agli interessi dei lavoratori un punto di vista di carattere generale, rimettendo al centro gli indicatori di benessere invece di quelli della Borsa.
Il mondo del lavoro ha bisogno di reintrodurre vincoli al potere di impresa e certezze di diritto ai lavoratori dopo anni di spoliazione di salario e di manomissione del sistema contrattuale.
L’assemblea si è aperta con un minuto di silenzio per ricordare Mimmo Massaro, il gruista che ha trovato la morte nell’ex stabilimento Ilva di Taranto, in quello che definiamo e consideriamo senza mezzi termini un omicidio vero e proprio.
La questione del diritto alla sicurezza, della salute di lavoratori e cittadini e la questione ambientale hanno attraversato quasi tutti gli interventi dei delegati. Segno che questi temi riguardano da vicino la condizione odierna del lavoro.
L’assemblea ha dato infine mandato alla presidenza di definire il testo conclusivo sulla base delle proposte approvate e di inviarlo alla presidenza di Federmeccanica per chiedere l’avvio del confronto.
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