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Liquidazione Air Italy, una follia che un Paese normale non può tollerare

USB: governo e istituzioni intervengano subito!

Dopo ore concitate di indiscrezioni è arrivata nel pomeriggio di martedì 11 febbraio la lettera con la quale il presidente di Air Italy Roberto Spada informa della decisione dei due azionisti, il fondo AKFED e Qatar Airways di porre in liquidazione “in bonis” la compagnia aerea procedendo al fermo operativo dei voli con riprotezione dei passeggeri fino al 25 febbraio prossimo.

Saranno nominati due commissari liquidatori di cui ancora non si conosce il nome.

Questa decisione è una vera e propria follia che un Paese normale non può e non deve tollerare.

Una scelta che segue mesi di totale immobilismo da parte di questa pseudo dirigenza e dopo anni di proclami smentiti uno dopo l’altro da parte di azionisti che pure dispongono di mezzi enormi.

Una situazione che ha dissanguato Airitaly, lasciata agonizzare in modo del tutto inaccettabile fino al colpo finale.

Questo non è solo un esempio eclatante di malagestione manageriale nonché di promesse mai  mantenute, ma è anche il frutto avvelenato della mancanza di una politica organica in un settore che nel 2019 ha sfiorato i 200 milioni di passeggeri. Lo stesso male che sta divorando Alitalia e gli altri vettori italiani, le società di Handling aeroportuale, quelle di catering e tutto il lavoro diretto e indotto nel trasporto aereo.

Insieme ad AP e Cobas abbiamo già richiesto una convocazione urgente e unitaria al Governo e riteniamo che sia giunto il momento in cui si affrontino i nodi strutturali del settore che da anni non vengono sciolti, assumendosi la responsabilità di individuare la soluzione per tutti i dipendenti, inclusi coloro che sono ancora in attesa di rentegro, e le loro famiglie che non possono essere chiamati a pagare un’altra volta sulla propria pelle i prezzi dei fallimenti altrui.

A tutti i dipendenti di Air Italy va l’appello a rimanere uniti ed essere pronti alla massima determinazione nel rispondere a questo affronto.
Sono le mestranze l’unico vero patrimonio che questa compagnia aerea dispone e dalla quale si deve ripartire.

Saranno comunicate a breve il luogo e le date delle assemblee che si terranno nelle basi di Olbia e di Milano Malpensa, in attesa di ricevere la convocazione da parte dei Ministeri coinvolti

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