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Non esistono guerre umanitarie, neanche in Siria

Cresce in Italia e negli ambienti autenticamente pacifisti la preoccupazione per la sorte del popolo siriano, che potrebbe essere il prossimo obiettivo dei bombardamenti “umanitari” della NATO, oltre a subire quotidianamente, da quasi un anno, una serie di attentati che, creando disordine e disorientamento,  preparano l’opinione pubblica occidentale all’idea della necessità di una nuova guerra.

Come si apprende in questi giorni direttamente da un rapporto dell’intelligence USA al Congresso, elementi dell’AQI (al Qaeda Irakeno) hanno infiltrato il cosiddetto Free Syrian Army rendendosi autori di attentati e violenze sui civili.

Alla luce di questi fatti risulta davvero inspiegabile l’adesione che alcune grandi associazioni hanno dato alla manifestazione indetta a Roma dal Consiglio Nazionale Siriano, manifestazione organizzata dal responsabile in Italia di un gruppo (il Cns) che ha stretto un patto di collaborazione con i gruppi armati che praticano violenze a danno di civili e soldati, ed è responsabile, secondo il rapporto degli osservatori della Lega Araba, di alimentare la guerra civile. 

 

Al Circo Massimo, alla stazione Termini, su via Tiburtina, a Cinecittà e in altre zone della città i pacifisti hanno fatto sentire la loro voce attaccando striscioni che recitano: Non esistono guerre “umanitarie”. Giù le mani dalla Siria. Emblematica la firma sugli striscioni: un uccellino simbolo di Twitter che sgancia le bome.

StriscioniRoma2

Anche a Napoli gli studenti del Collettivo Autorganizzato Universitario (CAU) si associano alla protesta contro le minacce di guerra NATO in Siria ed espongono uno striscione,  ben visibile sulla facciata di  Palazzo Corigliano (sede della Facoltà di lingue dell’Università Orientale) nella centralissima piazza San Domenico nel centro storico di Napoli:

Afghanistan, Iraq, Libano, Libia… Siria 2012? Stop the war!

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