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Napoli. Consigliere comunale esce dalla maggioranza per protesta

 

Alle prime luci di sabato mattina la polizia ha sgomberato il presidio permanente che il movimento dei disoccupati Bros teneva sotto Palazzo San Giacomo sede della giunta comunale. Uno sgombero violento di un presidio che per oltre 30 giorni è stato pacifico e democratico e che ha lasciato assoluta agibilità all’intera Piazza Municipio.

Un episodio che rischia di minare seriamente la maggioranza dell’amministrazione de Magistris. Pietro Rinaldi, consigliere comunale di Napoli è Tua, la lista civica del sindaco, opera uno strappo forte. Qui di seguito la sua dichiarazione alla stampa:

“Quello di stamane è un atto vigliacco, inutile ed incoerente” – esordisce Pietro Rinaldi. “Vigliacco perchè nell’ombra del buoio reprime una lotta legittima – speiga Rinaldi – Inutile, perchè non risolve politicamente una giusta rivendicazione, anzi risponde con la stessa mano di chi riporta sul terreno dell’ordine pubblico e repressivo un tentativo di dialogo. Evidentemente l’intimidazione della Procura ha colto nel segno e il Comune si è lasciato intimorire. Incoerente perchè non si capisce perchè dopo 30 giorni è diventata illegittima, ma soprattutto se dopo 30 giorni la partecipazione cade”. Commenta amaro Rinaldi : “Forse la democrazia partecipativa ha una scadenza come il latte?”

Il consigliere comunale da sempre legato ai centri sociali ed ai comitati antidiscarica ha seguito da vicino la vicenda dei Bros, ed ora manifesta l’apertura di una vera e propria crisi di maggioranza.

“Io mi sento già formalmente fuori la maggioranza politica che sostiene questa amministrazione – annuncia Rinaldi – Non ho mai preso una decisione individuale e penso che sia per me un dovere confrontarmi su questa vicenda con i comitati antidiscarica, il Laboratorio Insurgencia, i collettivi universitari”.

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