Menu

Il Corriere della Sera e la strana Onlus attiva in Birmania

I “grandi” giornali di tanto in tanto non ci finiscono mai di stupire. In negativo.

Sul Corriere della Sera online sulla home page dell’11.02.2015 troviamo ampio spazio a un articolo/servizio, “La guerra più lunga del mondo in Birmania tra i combattenti Karen”, con un lungo sottotitolo “Sulle montagne dove da 66 anni i combattenti della minoranza etnica si oppongono a Rangoon per la libertà testi, foto e video di Fabio Polese”.

Già…. Fabio Polese, noto da anni per i suoi frequenti articoli agiografici sulla ONLUS “Comunità solidarista Popoli”. Quel Fabio Polese che ha scritto molti articoli sul quotidiano Rinascita di Ugo Gaudenzi, noto per le sue frequentazioni neo naziste. Quel Polese che lavora per ASI, nota agenzia di stampa a coloritura rosso bruna.

Diceva Contropiano il 28 gennaio 2013 “La Birmania rappresenta il secondo produttore di oppio, con più di 800 tonnellate l’anno, e il primo produttore al mondo di anfetamine, la produzione è in aumento dal 2011. Come rivelato dall’inchiesta de l’Espresso, il presunto gruppo umanitario di CasaPound, si è mostrato, almeno in apparenza, molto attivo per gli aiuti umanitari al popolo Karen, una minoranza etnica in lotta armata per l’indipendenza in Birmania. Come riportato dalla ricostruzione de l’Espresso, Casapound ha sostenuto il popolo Karen attraverso “la collaborazione con la onlus Popoli, fondata dal veronese Franco Nerozzi. In pochi anni questa ‘comunità solidarista’, come si definisce, ha fondato un ospedale da campo in un villaggio Karen che distribuisce medicinali alla popolazione. Attività assolutamente meritoria, se la Procura di Verona non avesse scoperto che non si limitava all’ambito filantropico. Secondo le risultanze processuali la Birmania è stato infatti il luogo di addestramento per un gruppo di volontari reclutati dallo stesso Nerozzi per realizzare un golpe nelle Isole Comore, vicino al Madagascar.” […] grazie anche alle intercettazioni telefoniche i pm si fecero l’idea che le missioni di Popoli fossero una copertura per un campo d’addestramento.” Nerozzi, in seguito arrestato con l’accusa di terrorismo internazionale, ha scontato una pena di 1 anno e 10 mesi, per poi riprendere l’attività in Birmania”. Sempre Contropiano nel 2011 scriveva: “L’uomo libero onlus” ha però anche un progetto per il popolo Karen della Birmania, e qui entra in scena il veronese Franco Nerozzi della comunità solidarista “Popoli”, il quale ha patteggiato una condanna a diversi mesi per una questione di “mercenari” che avrebbero dovuto andare a fare un golpe alle isole Comore. Nerozzi (“bieco e delirante anticomunista” per sua stessa definizione durante una conferenza tenutasi a Trieste ed organizzata dal Partito radicale), era passato da reporter free lance (nella Jugoslavia degli anni 90, vi ricorda qualcosa?) ad organizzatore di “iniziative umanitarie”, come queste che porta da anni avanti nel sudest asiatico, sia con i Karen che con i Montagnards del Viet Nam, spesso fregandosene delle necessarie autorizzazioni dei governi legittimi. Ma tanto per restare tutti in famiglia, ricordiamo che all’epoca tra gli indagati veronesi per presunti traffici d’armi che si sarebbero celati sotto pretese “operazioni umanitarie” in Birmania vi fu anche Giulio Spiazzi (figlio del più ben noto generale Amos) che scelse come proprio avvocato il veronese Roberto Bussinello, altro esponente di Forza nuova. Che Nerozzi abbia patteggiato è di dominio pubblico”.

Eppure il mite Fabio Polese sul Corriere della Sera oggi sostiene “ all’entrata di Oo Kray Khee, un villaggio che i Karen chiamano anche «Little Verona» in segno di riconoscenza verso la Comunità Solidarista Popoli, una Onlus umanitaria italiana che dal 2001 ha costruito e ricostruito villaggi, scuole e cliniche mediche in questi territori”. Insomma una Onlus ad impostazione neofrancescana che fa chiamare un villaggio birmano Little Verona in omaggio alla città natale del bieco e delirante anticomunista Nerozzi.

Ci chiediamo: noi i blog di controinformazione vera sappiamo chi è Fabio Polese, sappiamo cosa è la Comunità Solidarista Popoli. E il Corriere della Sera che diamine di redazione ha? O forse al Corrierun sanno e approvano “i ragazzotti di destra” di Onlus del tipo di Popoli?

http://www.osservatoriorepressione.info

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

1 Commento


  • Gianni Sartori

    Ma non sarà per caso lo stesso Fabio Polese che scrive anche sull’Espresso (vedi l’articolo sulle Filippine del 15 luglio 2018)

    Un altro caso della Longa (quello che scriveva anche sul Riformista)?

    Coincidenza: entrambi provengono dalla scuola di “Rinascita”…e – altra coincidenza – entrambi si son prodigati per dare della lotta di Liberazione del proletariato irlandese una lettura di destra…

    mah?!?

    GS

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *