L'ironia – vedi foto – coglie spesso nel segno, svelando quel che la comunicazione del potere preferirebbe tener sotto traccia. Però difficilmente l'ironia può essere profetica… Il ministero della salute con alla testa Beatrice Lorenzin pare intenzionato a sfatare anche questa impossibilità.
Mentre impazzavano ovunque le polemiche sulla due raccapriccianti campagne sul “Fertility Day”, infatti, nel bel mezzo dell'estate, nel massimo silenzio il ministero stesso decideva di muovere un passo deciso per incrementare le nascite. Leggiamo:
Sono state pubblicate a in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 174 del 25 luglio 2016 le determine AIFA con le quali sono state riclassificate in fascia C, con le decorrenze indicate nella tabella, le seguenti specialità medicinali anticoncezionali nella forma farmaceutica orale appartenenti alla classe ATC G03AA/G03AB/G03AC, precedentemente classificate in fascia A
Segue la lista dei farmaci che improvvisamente – alla vigilia della partenza per luoghi di distensione, relax e maggiore promoscuità – sono passati dalla gratuità al prezzo pieno indicato sulla confezione:
Va da sé che la maggior parte delle pillole anticoncezionali erano già prima in “fascia C”, e sono ovviamente quelle più utilizzate da donne senza particolari problemi di salute, trattandosi comunque di farmaci ormonali, con effetti collaterali abbastanza complessi e pesanti. Donne, insomma, che stanno ritardando la scelta di dare la luce a un figlio per risolvere altri problemi di salute.
Dunque, la mossa della Lorenzin e dei suoi “espertoni” punta a favorire la gravidanza soprattutto in quelle donne che erano costrette a ricorrere a farmaci particolari. Con palese indifferenza per i problemi che potranno avere in quel caso.
Ovvio anche che, avendolo appreso in farmacia (i giornali non ne sono stati affatto informati), quelle donne avranno o potranno ricorre a metodi anticoncezionali diversi. Ma resta indelebile la sensazione che il ministero della salute stia facendo di tutto per scoraggiare la libera scelta delle donne in una materia assolutamente delicata. A cominciare dalla sottrazione di ogni servizio garantito dalla Stato per rendere quella decisione davvero libera e consapevole.
Un ministero della procreazione obbligata, insomma. Con buona pace della salute.
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FElisa
Se non si fosse bucato il preservativo di suo padre sarebbe stato di giovamento per tutti.
Se pensasse invece che l'infertilità dipende invece dal fatto che le coppie tentano di concepire tardi, in questo paese di merda, forse parlerebbe di meno. ignorante.
Carla
Teniamo presente che poche donne in età fertile non pagavano il tiket e precisamente le esenti per patologia neoplastica e quelle per disoccupazione. Si tratta di donne in condizione di fragilità socio-economica e sanitaria.
Tutte le altre o si rivolgono ad altre confezioni già da tempo in fascia c o pagano il tiket. ne deriva un attacco alle donne in età fertile più fragili. Il costo di quei farmaci è risibile, ma per una disoccupata vale all'incirca un chilo di pane. Direi di lanciare una petizione per il ripristino della fascia A degli anticoncezionali revocati.
light
La GU 174 è del 27 luglio: meglio correggere per permettere a chi volesse di trovare in fretta le fonti.
silvia santi
Senza vergogna.Lorenzin dimettiti e stattene a casa
Alice Twain
Con tutta la mia antipatia per Lorenzin, inviterei a rallentare le macchine. Tutte le pillole uscite dalla fascia A sono a base di desogestrel ed etinilestradiolo o a base di gestodene ed etinilestradiolo. Se leggete la composizione, queste pillole sono sovrapponibili (cioè più marchi ma farmaci perfettamente equivalenti) e costano da circa 4 euro in su. In pratica, sono state tolte dalla fascia A perché il progestinico usato non è più proprietario e sono disponibili equivalenti a un prezzo inferiore a quanto costa la ricetta. In soldoni, una donna che prende una di queste pillole spede di più a farsela prescrivere tramite il SSM che a comprarla su ricetta bianca, se compra l'equivalente di Teva o Aurobindo.
paola
sono pienamente daccordo, senza contare che la pillola viene usata anche come aiuto per donne con l'utero fibroso, quindi a scopo puramente terapeutico e qualcuna di loro magari e' anche disoccupata.
Aldo
Fankulo Cinque anticoncezionali orali.CINQUE
Il Practil, il Kipling, il Gestodiol, l’Antela e il Desogestrel+Etinilestradiolo Aurobind.
Cinque su più di VENTI.
riccardo
Certo che potevate essere più attenti ai fatti e meno faziosi eh… va bene che in qiesta epoca è sempre buona cosa per un lettore andare a verificare di persona, ma se le cose stanno così dovreste come minimo levare il termine "giornale" dal titolo. Vi siete fatti smentire da "wired"; un po' ridicola questa cosa…
Redazione Contropiano
Un po’ ridicolo è presidiare per conto del governo i siti di informazione che lo criticano per postare inesattezze…
Non abbiamo visto la presunta “smentita” di Wired, ma ti invitiamo a leggere alcune decine di media che hanno dato la stessa notizia (spesso dopo di noi, a voler essere precisi). Uno per tutti, visto che sono anche i principali sponsor del governo: http://espresso.repubblica.it/attualita/2016/09/27/news/addio-pillola-gratuita-la-contraccezione-la-pagano-le-donne-non-lo-stato-1.284361