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Direttori dei giornali? Liberisti col culo degli altri

Come si fa informazione in Italia? Malissimo non c’è che dire… Non per caso siamo precipitati al 77° posto nella classifica mondiale in tema di libertà di stampa.

Di chi è la colpa? Fondamentalmente degli editori, veri e propri padri padroni che quasi sempre hanno interessi prioritari in altri comparti produttivi e usano i giornali come manganello personale o di piccolo gruppo (La Stampa-Fiat, Corriere- “ex salotti buoni milanesi”, Il Messaggero-Caltagirone, ecc), per sostenere campagne favorevoli ai propri interessi o per contrastare gli interessi altrui.

E’ colpa anche dei giornalisti, ovviamente, che si piegano più che volentieri a certi interessi. Quelli famosi (non tutti, sappiamo distinguere molto bene) in cambio di contratti favolosi, pieni di benefit (cellulare, portatile, auto nuova ogni anno o due, pasti nei migliori ristoranti, ecc) che da soli pesano molto più di uno stipendio appetibile; quelli alle prime armi per manifesta inferiorità contrattuale, con meno di un voucher “a pezzo”, incollati alla speranza – quasi sempre vana – di un contratto vero.

Altrettanto ovviamente è colpa dei direttori, snodo fondamentale tra interessi padronali e linea editoriale. Qui gli stipendi sono quasi dei segreti di stato. Sono cose fin troppo ovvie, in un paese dove la corruzione più diffusa è quella deontologica; a qualsiasi livello.

Stupisce semmai la protervia con cui direttori e giornalisti si lanciano contro i vari “furbetti” (del cartellino, dello scontrino, del certificato medico, ecc), i cui comportamenti sono solo l’altra faccia dei propri. A livello molto più misero, stipendialmente parlando…

Sì, va bene, si dice e si sospetta… Ma avete qualche prova? Stavolta sì. Le ha pubblicate Business Insider, quotidiano di informazione economica collegato con il gruppo Repubblica-l’Espresso. Una scrittura privata con cui l’ormai ex direttore de IlSole24Ore, Roberto Napoletano, si garantiva una buonuscita extra nel caso di licenziamento senza giusta causa da parte dell’editore.

Vabbeh, direte ancora, che c’è di strano? Si è “parato il culo”, come si dice a Roma.

Il problema, tutto etico e anche deontologico, è che l’editore del Sole si chiama Confindustria, associazione delle imprese italiane. Quella che più di ogni altro – insieme alla Bce e all’Unione Europea – ha premuto per venti anni affinché fosse abolito l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Ossia quello che proteggeva un tempo i lavoratori dal licenziamento senza giusta causa (ovvero dall’arbitrio padronale).

Pretesa finalmente soddisfatta dal governo guidato da Matteo Renzi, cui IlSole24Ore guidato da Roberto Napoletano ha indicato per mesi la linea da seguire, ironizzando sulle “tutele preistoriche” del lavoro, sul “feticcio dell’art. 18”, sul “dualismo ingiusto del mercato del lavoro” (c’era che non lo aveva, perché dipendente da imprese con meno di 15 dipendenti), sui “privilegiati” che ne erano protetti, intervistando sull’argomento – un giorno sì e l’altro pure – tutti i più fanatici abolizionisti del “preistorico” articolo (risaliva al 1970, mica agli antichi romani), da Pietro Ichino a Tito Boeri.

Una campagna battente, continua, forsennata. Chi la dirigeva – Napoletano – si era però voluto mettere sontuosamente al riparo dalle conseguenze del suo stesso successo. Con una mossa di cui lasciamo volentieri la sitesi a Francesca Fornario:

Il direttore del Sole 24 Ore (indagato per magheggi finanziari) aveva firmato una scrittura privata che gli garantiva di dirigere il quotidiano di Confidustria – schierato a favore della cancellazione dell’Articolo 18 voluta da Renzi – con la garanzia che, in caso di licenziamento senza giusta causa, a lui avrebbero sborsato 3 anni di stipendio,ovvero 2 milioni e 250mila euro, in aggiunta all’indennità sostitutiva del preavviso e al Tfr. Liberisti col culo degli altri.

Non ci sembra si possa aggiungere niente altro. Altrimenti, come recita D’Alema in un frame riproposto da Blob, si finisce per auspicare “un gesto impolitico” contro degli autentici leccaculo privilegiati…

 

p.s. Qui di seguito il testo della scrittura privata:

sole1

sole2ok

sole3ok

 

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