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Partiti di governo ai piedi dei neonazisti di “Lealtà e azione”

La destra e la sinistra? Categorie superate, che appartengono ormai ad un lontano passato. Il fascismo? Una fissazione di pochi esaltati – gli antifascisti – che continuano a guardare indietro senza rendersi conto che ormai i tempi sono cambiati e che il nostro paese ha sviluppato gli anticorpi necessari ad evitare il ritorno di forze antidemocratiche”. Questo, su per giù, lo spartito che da qualche anno a questa parte viene recitato incessantemente da molte forze politiche; su tutte, in questa speciale disciplina, spiccano proprio i partiti di governo, quel MoVimento 5 Stelle e quella Lega che stanno dando vita al governo più di destra che il nostro paese abbia conosciuto.

Eppure, dando uno sguardo al paese reale (come dicono quelli bravi), le cose non stanno esattamente così. I movimenti politici di estrema destra, forti di questo rassicurante ritornello, sentono di avere sempre più mano libera per iniziative, scorribande, aggressioni. Dai bangla tour tipici della Capitale fino ai fatti di Macerata, la connotazione politica di molti episodi violenti capitati negli ultimi mesi appare evidente. Ma questo non sembra affatto preoccupare chi, da qualche settimana, guida il nostro paese. Al contrario: la soddisfazione sembra massima.

L’ultima indicazione in tal senso arriva da Abbiategrasso, dove il 6 e 7 luglio prossimi si terrà (in uno spazio pubblico concesso dall’amministrazione comunale) la “Festa del Sole”, appuntamento annuale di “Lealtà e Azione”, movimento politico neofascista apertamente ispirato alle gesta del generale nazista delle Waffen SS Leon Degrelle.

A preoccupare basterebbe l’esistenza stessa dell’iniziativa, ma – purtroppo – le notizie inquietanti non finiscono qui. Già, perché all’edizione 2018 della “Festa del Sole” prenderanno parte membri delle “nostre” istituzioni, ai livelli più alti: dagli assessori regionali lombardi Giulio Gallera di Forza Italia (welfare) e Stefano Bruno Galli (cultura), fino ai parlamentari Igor Iezzi, Paolo Grimoldi, William De Vecchis e Carlo Fidanza: i primi tre arrivati in Parlamento in quota Lega, l’ultimo appartenente a Fratelli d’Italia.

D’altra parte, la saldatura tra il partito di Matteo Salvini e “Lealtà e Azione” non è una novità: già nel corso della campagna elettorale in vista delle ultime elezioni, infatti, le due forze avevano deciso di organizzare sul territorio lombardo banchetti comuni, anche con la partecipazione di elementi di spicco della Lega. Naturalmente, LeA aveva poi apertamente invitato i suoi militanti a scegliere i verdi, nel segreto dell’urna elettorale, con grande soddisfazione della dirigenza del partito.

E’ però bene chiarire alcuni aspetti relativi a questo gruppo: due dei suoi “leader” – Stefano Del Miglio e Giacomo Pedrazzoli – sono stati condannati per il pestaggio e l’accoltellamento, avvenuto a Milano, di un militante di sinistra. L’accusa iniziale era di tentato omicidio, ridotta poi a lesioni gravi.

Ma anche questo non ha fatto cambiare idea ai parlamentari e agli assessori sopra elencati, tanto che il 6 luglio parteciperanno alla conferenza dal titolo “Tra autonomia e sovranità”, alla quale seguirà il concerto di band assai note nel mondo dell’estrema destra italiana: dagli Hobbit ai Testudo, i richiami nostalgici alla Repubblica di Salò non mancheranno. Ma i riferimenti non si fermano qui: nel logo dell’iniziativa, infatti, spicca un lupo che stringe tra i denti una rosa rossa, in una evidente citazione della X Mas di Junio Valerio Borghese.

Sia chiaro, a preoccuparci non è la singola iniziativa (sarà interessante anche valutare la partecipazione), ma il quadro generale: lo sdoganamento del neofascismo è iniziato da tempo ed ha rapidamente preso campo, accompagnato da un’intolleranza che investe tutte quelle categorie della società che – a vario titolo – possono essere considerate “marginali” o “diverse”: dagli immigrati ai rom, fino agli omosessuali, l’aria che tira è tutt’altro che rassicurante. Ma, d’altra parte, “destra e sinistra non esistono più”…

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2 Commenti


  • andrea’65

    il Gen. Degrelle ha ispirato il fumetto TinTin, chiedete immediata chiusura dell’editore, grazie.
    Quindi i leonkavallini et affini devastatori,sarebbero sobri e moderati democratici, emuli dei missionari laici detti Katanga, bene a sapersi


    • Redazione Contropiano

      Con i fascisti quando ci vuole…. ci vuole, occorre farsene una ragione, dal 1943 a oggi

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