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Vogliamo Atac pubblica al 100%!

Si avvicina l’11 novembre, data del referendum consultivo promosso dai Radicali, nel quale i cittadini di Roma potranno esprimersi su ATAC: deve rimanere interamente a gestione pubblica o deve essere messa a gara, per far entrare le società private?

Mancano circa 60gg al referendum, e il dato che uscirà dalle urne potrebbe incidere pesantemente anche sulla futura vita dei lavoratori. Difatti nelle città in cui la gestione del trasporto è stata data in mano ai privati, questo non ha prodotto altro che la diminuzione dei salari e dei diritti per i lavoratori, oltre a un aumento dei costi per gli utenti, a fronte di un evidente peggioramento della qualità del servizio.


Anche a Roma la privatizzazione di parte del trasporto non ha portato miglior qualità ed efficienza. Dal giubileo del 2000 ATAC si è già vista sottrarre il 20% delle linee, date ad aziende private, con una perdita economica importante. La gestione privata ha generato solo salari più bassi e condizioni di lavoro peggiori, per non parlare delle corse che saltano, lasciando le periferie senza mezzi di trasporto. E ora il rischio è anche quello di perdere le ex ferrovie concesse, come la Roma-Lido e la Roma-Viterbo, che visto il numero elevato di pendolari trasportati quotidianamente, rappresentano per la nostra azienda una fonte di guadagno importante. 


Se la volontà popolare si esprimesse a favore del mantenimento della gestione pubblica del servizio, come fece già nel Referendum del 2011, questo rappresenterebbe un segnale importante per la politica, che da tempo tenta di sottrarsi alle proprie responsabilità dando in pasto ai privati beni e servizi pubblici.


Per queste ragioni USB e Or.Sa.TPL hanno ritenuto necessario unirsi ai cittadini, alle associazioni e ai comitati che da sempre difendono i servizi del territorio dallo sciacallaggio della privatizzazione, costituendosi nel COMITATO DEL NO in difesa del trasporto pubblico. Come noi, ci aspettiamo che anche le altre Organizzazioni Sindacali facciano un passo avanti e prendano una posizione chiara e netta in difesa del nostro patrimonio lavorativo e sociale.


Ma è ancor più importante che un segnale lo diano i lavoratori, diventando parte attiva del fronte del NO, partecipando alle iniziative e alle mobilitazioni che verranno messe in campo.

 

FACCIAMO CAPIRE AI CITTADINI LE NOSTRE RAGIONI E
L’IMPORTANZA DEL TRASPORTO PUBBLICO

PARTECIPIAMO E SOSTENIAMO IL COMITATO DEL NO

#noprivatac

 

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