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Roma. A Porta San Paolo contrapposizione in piazza. Fuori i sionisti dal 25 aprile!

«Fascisti», è il grido che parte dal presidio dei movimenti palestinesi verso il gruppo della “brigata ebraica”, e ancora «Fuori Israele dalla storia».

«Basta alla violenza di chi giustifica un altro genocidio nei giorni nostri», scandisce un ragazzo di Cambiare Rotta a cui rispondono con fischi e insulti.

I sionisti hanno iniziato immediatamente a provocare lanciando due petardi e alcuni barattoli. Una ragazza è rimasta ferita. All’ inizio avevano solo bandiere della “brigata ebraica”, ma poi non hanno resistito ed hanno tirato fuori le bandiere dello Stato di Israele, chiarendo così che la prima è ed era solo una “sigla di copertura”. I sionisti, come si desume dai video, erano tutti vestiti di scuro e intruppati come paramilitari.

Su cosa e chi siano i sionisti appare ben visibile in questo VIDEO

«Non tolleriamo che in questa giornata vengano sventolati i simboli di uno Stato oppressore», gridano i manifestanti antifascisti e solidali con la Palestina.

A poche decine di metri, sotto le lapidi dei caduti per la resistenza, i sionisti travestiti da “brigata ebraica” gridano  «Israel, Israel». Completamente fuori di testa, uno di loro ha tentato di “caricare” il presidio antifascista. La polizia ha pensato bene di salvarlo, fermandolo in tempo.

Persino un allibito Sole24Ore è costretto a registrare che “Negli stessi istanti dalla parte della Brigata ebraica sono stati lanciati alcuni sassi verso il gruppo di cronisti presenti“. Teppisti che non reggono neanche la parte che gli hanno scritto nel copione…

La contrapposizione in piazza prosegue. E poco prima delle 10 i sionisti gettano la spugna. Si ritirano scortati dalla polizia. Il tentativo di far diventare la scadenza antifascista in una banale – e criminalizzante – cronaca di “scontri” è miseramente fallito.

La piazza è rimasta in mano agli antifascisti e antisionisti, com’è giusto e sano che sia. Poi, come sempre, gli antifascisti capitolini hanno raggiunto e animato il tradizionale corteo a Roma Est, che conta anche in questa occasione diverse migliaia di persone. Partito dalla lapide ai partigiani alla Borgata Gordiani il corteo ha sfilato poi per le strade di Centocelle per concludersi a Quarticciolo. Una serie di quartieri popolari dove la resistenza antinazifascista fu attivissima decenni e dove la memoria storica è ancora ben radicata nei territori.

Nella giornata di oggi abbiamo rimesso al centro i valori antifascisti, che significano lotta contro la guerra e il genocidio che sta avvenendo in Palestina. Per questo abbiamo ribadito che non accettiamo la presenza in piazza di chi si schiera dalla parte del regime di occupazione israeliano, e di chi quindi rappresenta un nemico dei valori partigiani e della libertà dei popoli oppressi” spiegano gli attivisti che oggi hanno fronteggiato con determinazione i picchiatori dei gruppi sionisti romani.

Oggi l’unica agibilità politica che hanno avuto i sionisti è stata attraverso la difesa da parte delle forze dell’ordine, che li hanno protetti nonostante abbiano avuto atteggiamenti violenti nei confronti dei solidali con la Palestina, lanciando petardi e oggetti con l’intento di ferirli. Ancora una volta hanno dimostrato, come in Palestina, che l’unico strumento che conoscono è la violenza”.

Non vengono risparmiate critiche all’ANPI che non ha preso parola né è intervenuta mentre in piazza Porta San Paolo si fronteggiavano le due manifestazioni: “Vergognoso l’atteggiamento di ANPI e CGIL che non solo hanno lasciato sfilare i sionisti ma non hanno mosso un dito mentre gli antifascisti venivano attaccati dai sionisti mascherati con gli striscioni della Brigata Ebraica”.

(in aggiornamento)

 

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2 Commenti


  • Flavia

    finalmente ci siamo ripresi la piazza. viva l’ antifascismo internazionalista


  • Pasquale

    Nazifascismo e sionismo. Un connubio da contrastare sempre e in qualsiasi parte del mondo. Due brutte facce della stessa brutta medaglia.

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