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Siracusa. Contestata la “lezione sul ’68” del rossobruno Fusaro

Abbiamo appreso per mezzo stampa della presenza di Diego Fusaro al liceo Einaudi di Siracusa, giorno 5 Febbraio 2019, che terrà una conferenza dal titolo Il Sessantotto. Limiti e grandezza. L’incontro affronterà il tema del movimento del 1968, analizzandone caratteristiche, implicazioni ed interconnessioni con il presente e con il vissuto delle ultime generazioni.

La conferenza sarà presieduta dalla dirigente scolastica, Teresella Celesti e sarà coordinata dall’insegnante Guglielmo Montuori.

Siamo disgustati dalla presenza di un neofascista all’interno delle nostre scuole pubbliche, di un cosiddetto filosofo che vorrebbe parlare del movimento del ’68.

Si accentuano negli ultimi mesi le presenze dei neofascisti nella nostra città  e crediamo che la presenza di Fusaro sii da interpretare con le prossime elezioni europee per rafforzare il clima neofascista e razzista che vive il nostro paese.

Diego Fusaro collabora al plurisettimanale digitale di Casa Pound, Il Primato Nazionale, oltre a partecipare a diversi incontri organizzati dai “fascisti del Terzo Millennio”, tra cui la recente festa nazionale del partito a Grosseto.

Fusaro è un po’ il principale divulgatore del rossobrunismo che cerca legittimità a sinistra per togliersi di dosso la patina neofascista. Nei suoi scritti e nelle sue esternazioni c’è quel mix di sinistra nazionale e destra sociale, giustificata dal fatto che destra e sinistra sono ideologie superate e dall’esistenza di un nemico comune: il mondialismo. Si aggiungano le dure critiche alla teoria gender e, un po’ di complottismo e dietrologia, e abbiamo gli ingredienti principali del rossobrunismo.

Le posizioni neoreazionarie di Fusaro si evincono sulle sue divagazioni paranoidi su tutto ciò che ai sui occhi non é normale :

“L’ideologia gender disgiunge la sessualità dalla funzione procreativa e contrabbanda il nuovo mito omosessualista, transgenderista e post familiare come paradigma glamour per le masse precarizzate e indotte all’abbandono del modello familiare borghese e proletario mediante riti di normalizzazione post moderna (gay pride, sfilate arcobaleno, Pussy Riot)”,
scrive sempre nel suo ultimo intervento.

Condanniamo la presenza di questo soggetto all’interno di una scuola pubblica che dovrebbe basare l’insegnamento e la diffusione della cultura sulla loro costituzione ufficiale nata dalla lotta antifascista.

Chiediamo una condanna unanime contro gli organizzatori di questo evento a partire dalla dirigente scolastica, signora Teresella Celesti.

Siracusa 5 Febbraio 2019

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