Il Comitato No Tunnel TAV di Firenze prende atto con una certa preoccupazione dell'incontro che si è avuto giovedì 22 settembre tra l'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli ed i sindaci dell'area fiorentina (http://www.toscana-notizie.
La prima cosa che preoccupa è l'unanimismo che sarebbe risultato dall'incontro; l'impressione che ne esce è quella di un autoritario richiamo a tutti sindaci di non disturbare la politica di vertice che, molto contraddittoriamente, si sta elaborando in Regione all'interno del PD antirenziano. Che i sindaci del Mugello, della Piana, del Valdarno si mobilitino a difesa del sottoattraversamento TAV di Firenze per “salvaguardare la centralità del trasporto regionale” è cosa che fa a pugni con il buon senso; cosa possano guadagnare i sindaci attorno al capoluogo da due tunnel tra Campo di Marte e Castello non è dato comprendere; due binari in più sotto la città che benefici daranno a chi va a Borgo San Lorenzo, a Signa, a Campi Bisenzio?
Ancora si continuano a recitare slogan che sono stati ripetutamente smentiti dalle analisi dello stesso Comitato e che comunque non richiedono grandi competenze trasportistiche: se a Firenze ci saranno sei binari paralleli, in Mugello ne rimarrà sempre e solo uno, a Signa due, a Campi nessuno.
Patetico è l'ennesimo richiamo “alla centralità del trasporto regionale” se in questi anni si sono destinate quasi tutte le risorse delle FS al trasporto TAV.
Ancora più patetica la dichiarazione che pretende che “le eventuali risorse risparmiate con le modifiche al progetto debbano essere reimpiegate in Toscana”; il Comitato si chiede cosa si possa risparmiare se il costo previsto dalla gara per la realizzazione dei tunnel e della stazione è di 770 milioni e si sono già spesi 760.000.000 (settecentosessanta milioni di euro). Le imprese che si dovevano finanziare possono dirsi soddisfatte: hanno ricevuto l'intero importo dell'appalto per aver solo scavato una voragine ai Macelli e aver impattato la falda nello stesso luogo e a Campo di Marte.
Negli ultimi venti anni l'unica centralità che si è garantita è stata quella di dare profitti vertiginosi alle ditte di costruzione e ai satelliti camorristi che la magistratura ha rivelato esistere.
Con quei settecentosessantamilioni di euro gettati nel fango avremmo potuto realizzare un efficientissimo trasporto su rotaia da Pistoia al Valdarno, dal Mugello a Signa; invece preoccupa constatare che un partito sull'orlo della deflagrazione si ricompatta sul progetto più inutile che Firenze abbia mai conosciuto.
Comitato No Tunnel TAV Firenze
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