A ridosso dello sciopero della scuola del 17 marzo che sta crescendo sempre più in ogni scuola, veniamo a sapere che dopo le nostre assemblee altamente partecipate a Napoli la FLC CGIL avrebbe denunciato alcuni dirigenti scolastici alla procura della repubblica, alla corte dei conti e all’ufficio scolastico regionale con una richiesta di sanzioni disciplinari.
Tale aggressività sarebbe indirizzata a quei dirigenti scolastici che non hanno negato il diritto di partecipazione e di assemblea ai lavoratori che ne hanno fatto richiesta per essere adeguatamente informati sulle leggi-delega, sul contratto di mobilità e sullo sciopero della scuola durante le assemblee indette da USB Scuola. Pur ricordando che USB nel nuovo Contratto Collettivo Nazionale Quadro, firmato nello scorso anno 2016, ha la rappresentatività nel Pubblico Impiego, ci chiediamo comunque: perché un sindacato come la FLC CGIL ha così tanta paura delle informazioni che diamo ai lavoratori in assemblea? Che cosa i lavoratori non potevano o dovevano ascoltare secondo questo sindacato?
Non conosciamo i capi d’accusa rivolti a questi dirigenti scolastici, ma ci appare evidente che la FLC CGIL di Napoli agisca non più come un sindacato a tutela dei diritti e della libertà dei lavoratori, ma a proprio esclusivo tornaconto non esitando a mostrare il suo vero volto di protervia arroganza anche contro i dirigenti scolastici colpevoli di essere democratici e concedere il diritto di scelta ai lavoratori.
Ancora una volta siamo costretti a denunciare questo vile attacco alla libertà dei lavoratori in quanto, in quanto le 10 ore di assemblea non possono essere gestite da nessuna organizzazione sindacale, ma sono un diritto dei singoli lavoratori che devono essere lasciati liberi di scegliere da chi e dove essere informati.
Questi episodi ci confermano che il lavoro di USB Scuola è oggi ancora più necessario a Napoli e nel resto dell’Italia. Per questo motivo continueremo a informare, a diffondere, a lottare per una scuola statale, laica e democratica, per il diritto allo studio dei nostri studenti e per i diritti, la tutela e la libertà dei lavoratori della scuola.
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