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Nelle difficoltà indotte dall’esterno, Cuba ritrova il senso della sua Rivoluzione

Discorrere e realizzare processi di transizione al socialismo e pianificazione vuol dire ovviamente ragionare in termini internazionalisti. Va per questo valorizzato il ruolo delle alleanze internazionali come strumento di rilancio di una lotta su scala globale, che può ampliarsi in maniera diversificata a partire dagli importanti processi di cambiamento nei vari paesi dell’ALBA a partire dalla grande tenuta eroica della rivoluzione socialista cubana.

Ecco perché l’analisi teorica e il nostro operare e agire politico si relazionano e hanno a che fare direttamente, ora anche qui in Italia e in Europa, con la dimensione dell’internazionalismo di classe, con la collocazione politica internazionale di ogni movimento, organizzazione e partito della sinistra di alternativa e di classe, comunista, nella consapevolezza che la nostra sfida “qui ed ora” sia quella di mantenere viva anche nella realtà europea della crisi sistemica l’idea e la pratica del superamento rivoluzionario del modo di produzione capitalista. Ciò avviene in termini di prospettiva reale di programma per andare oltre la solidarietà politica, praticando esperienze politiche di classe come parte di una dimensione internazionalista dell’anticapitalismo e delle transizioni concrete del socialismo possibile è necessario già in campo in varie parti del mondo.

È in tale direzione che il Comandante en Jefe Fidel Castro indica la strada della battaglia delle idee, sottolineando che “la Rivoluzione è il senso del momento storico”. È così che anche ciò che sembra normale, e a dire da parte di qualche stupido estremista addirittura arretrato, diventa invece la straordinarietà dell’alternativa socialista rivoluzionaria a partire dall’ esempio della Rivoluzione cubana ,all’interno della crisi sistemica del capitale come mai si era vista ; ma soprattutto come questa debba diventare una grande occasione non solo per Cuba socialista e per il Venezuela rivoluzionario chavista ma per tutte le organizzazioni di classe socialiste e comuniste nel mondo per giocarsi ancora una volta la scommessa di costruire concretamente l’orizzonte possibile dell’umanità verso la giustizia sociale, la libertà, l’uguaglianza nel grande progetto mai sopito del socialismo scientifico. compiutamente realizzato.

È questo il cammino che Cuba guevarista e fidelista da lunghi decenni sta portando avanti con dignità e grandi capacità e passione servendo con lealtà infinita il popolo rivoluzionario cubano come quello venezuelano e dei paesi dell ‘ALBA e di tutti i Sud sfruttati, tentando di mettere insieme i suoi sogni che la politica di classe trasforma nella realtà della transizione socialista, quindi i sogni nella concretezza dell’agire di tutti noi marxisti militanti rivoluzionari.

Ma i keynesiani di sinistra e molti che di auto definiscono comunisti ma senza la pratica dell’ organizzazione politica da partito comunista rivoluzionario ,la maggior parte di questi europei, o meglio finti rivoluzionari ma reali eurocentrici ,continuano incredibilmente a dirsi marxisti e continueranno con tenacia, ma fuori contesto storico, nel voler far sopravvivere un cadavere; volutamente dimenticano che non c’è il capitalismo “buono” e che la crisi del capitale è sistemica.

In questo contesto, l’alternativa socialista che si limiti a presentare proposte del “keynesismo di sinistra” o di un marxismo compatibile col modi di produzione capitalista , come alternativa macroeconomica è chiaramente inadeguata e inefficace ed è ‘ deleteria sul piano politico .

La crisi del capitalismo significa che le regole del processo di accumulazione – cioè, il modo di lavorare, le norme sulla ripartizione del valore tra capitale e lavoro e tra capitale produttivo, finanziario e redditizio, l’area di intervento dello Stato, le forme di applicazione delle modifiche tecniche, la divisione internazionale del lavoro – hanno smesso di funzionare, e devono essere sostituite.

Questa è in effetti l’idea di Guevara e Fidel e di Cuba rivoluzionaria e nel nostro piccolo anche la nostra sulla politica al servizio dei lavoratori in un orizzonte strategico del superamento del capitalismo e dell’immediatezza della transizione rivoluzionaria, con la consapevolezza che sono i rapporti di forza nel conflitto internazionale capitale-lavoro che oggi pongono la dinamica della contraddizione del socialismo desiderabile e che si deve costruire versus il socialismo possibile qui ed ora visto gli attuali rapporti di forza internazionali .

Pubblichiamo il video messaggio indirizzato a Luciano Vasapollo da uno dei 5 eroi di Cuba, Ramon Labañino (nelle foto con Raul e Fidel Castro)

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