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Buongiorno, sono Steve Jobs

Belle, belle, molto commoventi le celebrazioni del genio dopo la morte di Steve Jobs. Solo una cosa. Ma vi immaginate se Steve Jobs fosse vissuto in Italia?

Buongiorno, sono Steve Jobs, vorrei inventare un computer, mi affitta un garage? Sì, bravo, e poi i cinesi che mi cuciono le camicie in nero dove li metto? Ma quanti anni hai, Steve Jobs? Diciassette? Ma pensa alla figa, va’, vai a giocare a pallone!
Quando Steve Jobs ha inventato il mouse, è andato alla Xerox e ha chiesto: mi fate vedere il vostro reparto ricerche? Prego, si accomodi, se vede qualche idea buona la usi pure. Ve lo immaginate qui? Buongiorno, sono Steve Jobs, mi fareste parlare con qualcuno del reparto ricerca e sviluppo? Senta Jobs, ci lasci lavorare, al massimo può parlare con il reparto pulizie e call center, anzi ci mandi il curriculum, le faremo sapere…
Buongiorno, sono Steve Jobs, avrei inventato un computer piccolino… No, guardi, la fermo subito… suo padre inventava computer? Ha qualche parente che inventava computer? Conosce un sottosegretario? No? Senta, perché non fa domanda alle poste?
Buongiorno, sono Steve Jobs, guardi qui, ho inventato il mouse! Ma è matto? E noi che facciamo computer senza mouse, vuole rovinarci? Senta, facciamo così, le diamo una scrivania da impiegato, lei sta lì, basta che non inventa niente, d’accordo?
Buongiorno, sono Steve Jobs, guardi qua che telefono che ho inventato! Mi ascolti bene, giovanotto, noi con i telefoni col filo e con la rotella per fare i numeri ci troviamo benissimo.
Buongiorno sono Steve Jobs, avrei inventato questa tavoletta… Ah, e il mouse dov’è? Non c’è, guardi, basta toccare lo schermo. Ma è scemo? Ma lo sa quanti mouse vendiamo noi?
Steve Jobs, il genio visionario! Ecco, giusto, visionario. Qui avrebbero chiamato la polizia.

da “il manifesto” del 9 ottobre 2011

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1 Commento


  • antonella scotti

    E’ proprio la nostra italia, si quella con la minuscola, la riconosco.
    Ha ragione, tristemente ragione…

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