E’ stata confermata ufficialmente la notizia della morte dell’ambasciatore statunitense in Libia, Chris Stevens, durante gli scontri avvenuti durante la notte a Bengasi. Anche altri tre funzionari dell’ambasciata americana avrebbero perso la vita negli scontri. John Christopher Stevens era già stato attivo come diplomatico in Libia nel giugno del 2007 come vice capo della missione degli Stati Uniti del paese. Fino al 2009 era stato l’incaricato d’affari presso l’ambasciata statunitense a Tripoli.
Stevens era tornato in Libia per la seconda volta nel mese di aprile 2011. Per ironia della sorte il governo degli Stati Uniti lo aveva inviato a Bengasi, roccaforte dei ribelli contro Gheddafi, come rappresentante speciale presso il Consiglio Nazionale di Transizione Libico. Quattro anni in servizio quando c’era Gheddafi, sedici mesi in servizio contro Gheddafi… e ci ha lasciato la pelle.
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renato sellitto
vi ricordate l’esultanza della Clinton nello studio ovale mentre massacravano Gheddafi in diretta, Con le abituali ed i cerimonie e le benedizioni dei loro preti piangono ipocritamente i loro morti. Tutto serve alla loro campagna elettorale; devono dimostrare solo chi dei due contendenti e più lesto a tenere la mano sulla pistola,puntata sull’intera umanità.Poi conoscendoli bene non è nemmeno da escludere che quel film non sia stato confezionato appositamente per aiutare meglio i guerrafondai bramosi che vogliono scatenarla a tutti i costi la terza guerra mondiale nell’illusione di uscire dalla crisi sistemica del capitalismo.Il punto drammatico che i criminali sono spesso pure ottusi e non mettono nel conto che nulla potrà essere come prima e l’intero pianeta potrebbe uscirne distrutto.Né questi nanerottoli che popolano le cancellerie occidentali,alle prese con gli spreed, non si rendono conto di stare col culo sulle bombe o forse si illudono di potersi salvare?