Da molti giorni tutta la stampa nazionale ci mostra le immagini e le parole degli studenti di Hong Kong. Con commozione, nonostante sia fin qui volato
a) solo qualche lacrimogeno da parte della polizia (come a Napoli, l’altroieri, ma nessuno nelle redazioni si è commosso; anzi…)
b) qualche schiaffo da parte di altri manifestanti “filocinesi” (come se Hong Kong fosse ancora una colonia britannica, dove peraltro non si era mai votato), non so perché qualificati come membri delle “triadi”.
SI può capire un moto di tenerezza verso ogni movimento di giovani.
Quel che non capisco – diciamo… – è perché 6 studenti messicani uccisi e altri 43 desaparecidos, per mano della polizia e di “pistoleros” al soldo di qualche oligarca locale, non meritino invece neanche una lacrima.
Anche per i media italiani, forse, “Ci sono morti leggere come piume, altre pesanti come montagne”?
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