Nel tardo pomeriggio di oggi il ministro Maria Elena Boschi è arrivata a Napoli per aprire la campagna elettorale del candidato del centrosinistra a sindaco della città, Valeria Valente, alla presenza del presidente della Regione Vincenzo De Luca.
Ma intorno alle 17.30 di oggi un centinaio circa di manifestanti, appartenenti ad alcune realtà sociali di sinistra di Napoli avevano contestato lei e il governo tentando di entrare all’interno della Stazione Marittima del capoluogo partenopeo, luogo scelto dal Partito Democratico per l’evento. I manifestanti esponevano cartelli contro il governo, altri che invitavano ad andare a votare domenica contro le trivelle ed altri ancora che inneggiavano alla resistenza antifascista e al 25 aprile.
Dapprima la polizia, presente in forze e in assetto antisommossa, ha cercato di bloccare il blitz sbarrando i cancelli d’ingresso alla Stazione Marittima, e poi ha caricato i manifestanti per impedirgli di avvicinarsi. Di fronte alla determinazione dei contestatori, che si sono riorganizzati ed hanno di nuovo tentato di rompere i cordoni, i celerini hanno realizzato una seconda carica più violenta della prima.
“La polizia presa di sorpresa carica con violenza! è una vergogna che un ministro pieno di conflitti di interessi, fra scandali di banche e di multinazionali del petrolio, un ministro che sta buttando nel cesso la nostra Costituzione conquistata con il sacrificio di tanti, sia difesa in questo modo, mentre i cittadini vengono manganellati!” scrivono su facebook gli attivisti dell’Ex Opg Occupato di Napoli. “Oggi alla stazione marittima iniziativa di campagna elettorale con la Ministra Boschi e la candidata pd Valente – scrive invece il collettivo Insurgencia – A pochi giorni dal referendum contro la trivelle, questa è la risposta del Governo che carica violentemente i manifestanti che volevano contestare la ministra implicata nello scandalo con l’altra ministra Guidi. Questa è la risposta democratica del PD!”“
Già la scorsa settimana una manifestazione di alcune migliaia di persone aveva contestato la visita del premier Matteo Renzi a Napoli in occasione della cosiddetta ‘cabina di regia’ su un risanamento di Bagnoli che in realtà il governo non ha alcuna intenzione di avviare.
Luca Fiore
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