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La buona scuola

Vedendo la folla di persone, Gesù andò sulla montagna. E quando si fu seduto, i dodici vennero a lui. Sollevò gli occhi sui suoi discepoli e disse: "Beati i poveri di spirito perché di loro è il regno dei cieli. Beati coloro che soffrono perché saranno consolati. Beati i buoni perché essi possederanno la terra.."

Quando Gesù ebbe finito, Simon Pietro disse: "Dobbiamo scrivere?”

Poi Andrea chiese: "Dobbiamo studiare tutto ciò?"

Filippo aggiunse: "A memoria?"

Giovanni disse: "Non ho il foglio" e Giacomo aggiunse: "Io, non ho più l’inchiostro nella mia penna."

Preoccupato, Bartolomeo chiese: "Ci sarà un’interrogazione?"

E Marco disse: "Come si scrive 'felice?'"

Matteo si alzò e lasciò la montagna senza aspettare dicendo: "Posso andare in bagno?".

Simone chiese: "Quando si mangia?"

E Giuda disse infine: "Che cosa avete detto dopo 'poveri'”?

Venne poi un grande sacerdote del tempio, si avvicinò a Gesù e chiese: "Qual era la problematica di partenza? Quali erano i tuoi obiettivi trasversali? A quale competenza facevi riferimento? Perché non hai fatto un lavoro di gruppo con gli apostoli? Perché questa pedagogia frontale? Era la più appropriata?"

Allora Gesù si sedette e pianse.

 

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