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Pubblico impiego. Il governo vuole tagliare gli stipendi

Con tavoli spicciativi e risposte via mail si vuol fare a brandelli la P.A.

“Il tavolo che si è tenuto questa mattina al Ministero della Funzione Pubblica  conferma nel metodo e nel merito l’atteggiamento arrogante del governo Renzi”, è il duro commento di Cristiano Fiorentini, dell’Esecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego, al termine dell’incontro con le organizzazioni sindacali del settore a cui ha partecipato il Capo di Gabinetto Bernardo Polverari.

Prosegue il dirigente USB: “Il confronto con i sindacati viene svilito ad una noiosa pratica burocratica da assolvere  nel minor tempo possibile; mentre il merito del tavolo, ovvero la tabella di equiparazione, è stato ridotto ad un puro dato tecnico quando sarebbe materia di contrattazione. Infine, il Governo ha dato ai sindacati sette giorni di tempo per far pervenire le loro osservazioni via mail. A quando i tavoli via twitter?”.

“L’USB – evidenzia Fiorentini – chiede invece una contrattazione vera su una questione che riguarda il futuro di migliaia di lavoratori, ovvero la mobilità coatta da un comparto all’altro. I primi a fare da cavia di questo processo sono i lavoratori delle Province, ma presto sarà il turno di Croce Rossa, delle Direzioni Territoriali del Lavoro e domani…Chi sa?”.

“Al tavolo abbiamo ribadito che rifiutiamo il metodo e che, diversamente dai sindacati complici, non ci candidiamo a ‘governare’ questo processo inteso a fare rapidamente la P.A. a brandelli. Continueremo a rappresenteremo gli interessi dei lavoratori e a difendere i servizi erogati ai cittadini e, nonostante gli intralci del Governo, proseguiremo la mobilitazione, nelle piazze e nei posti di lavoro”, conclude il rappresentante USB.

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