“Vlady non vieni a letto?”
Risponde Lenin: “No amore devo finire la risposta alla Castellina…”
“Uff! Quella del Manifesto, è da ieri che scrivi sta cosa…”
“Lo so ma con IPad è un casino e poi va data una risposta netta ma calibrata…”
“Ma se quando hai letto l’articolo online hai detto: brutta vecchia che rompi il cazzo da vent’anni…”
“Amore, era una reazione emotiva, l’insulto non può offuscare l’argomentazione dialettica…”
“Sarà, Marx l’ha sentito?”
“Gli ho mandato un messaggio con whatsup, l’ha letto ma non mi ha risposto”
“Non gli interessa, è citato pure lui, no?”
“Si. ma gli hanno regalato tre mesi di Netflix gratis e sta in fissa con Black Mirror…”
“Capisco, e Togliatti?”
“Sta cercando una foto della Castellina per fare un meme, ma su Istagram non la trova…”
“Un meme?”
“Sì e se gli e lo dici ti parte citando Gramsci e fa tutto il suo pippone sulle nuove forme di comunicazione politica”
“Beh, ha ragione”
“Si guarda c’ha ragione il compagno Ercoli, faccio un tweet anzi su Tumbre o come cazzo si dice e vedo se lo ribloggano”
“Buona Idea”
Lenin prese l’IPad, per un attimo – pensò a quanto gli mancava Snake e il suo Nokia indistruttibile – e scrisse le iniziali LC con due punti e “fatti i cazzi tuoi” ma cancellò e ridigitò componendo una citazione di Fidel del Castro dal discorso fatto durante l’anniversario della Rivoluzione Russa, ma dandogli un nuovo significato:
“I giovani non possono sbagliare” e aggiunse pensando alla rivolta greca dopo la morte di Alexis: “Sono l’immagine del futuro”
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Eros Barone
Sono esterrefatto (non dalla Castellina che è quella che è da decenni, ossia un’opportunista incartapecorita, ma) da questo dialoghetto che vorrebbe essere satirico e graffiante, mentre riesce ad essere soltanto insulso e volgare.
bruno
condivido 100%
Eli
“Sì e se gli e lo dici ti parte citando Gramsci…
Glielo dici, per favore!
“gli e lo” non si può proprio leggere.
Manlio Padovan
Un articolo che indica una caduta di stile e di politica: in quest’epoca di cialtroneria diffusissima è meglio, è doveroso, essere seri..
Per la Castellina bastava ed avanzava il suo attaccamento a quell’ipocrita di Alexis Tsipras che ne denota tutta l’incoerenza. Perché ella non ha capito, come non l’ha capito il sé dicente “quotidiano comunista”, il tradimento che è stato perpretato ai danni del popolo greco. E non per nulla il sé dicente è passato sulla riva di pappa Francesco che la signora ha difeso sempre incoerentemente.