Il segretario PD Letta accenna ad una piccola insufficiente tassa sui super ricchi, così solo per far vedere che esiste, ma subito metà del suo partito gli dice no. I cinquestelle tacciono imbarazzati come di fronte ad un turpiloquio.
Poi a Letta risponde Draghi affermando: non se ne fa niente perché io sono un banchiere e tu sei al governo con Salvini.
Discussione finita. Intanto Meloni chiede più soldi per ricchi e padroni, nel nome del popolo.
Questa è la riccocrazia, cioè il potere dei ricchi, in Italia.
Un paese ove gli unici considerati privilegiati sono i lavoratori che hanno ancora un contratto, un paese ove un reddito ai disoccupati di 500 euro al mese è considerato troppo alto e disincentivante al lavoro, un paese con una classe politica liberista, padronale e di destra, al 99%.
Non ho detto 100 solo perché poi qualcuno dice che esagero.
Ci vediamo il piazza a Roma il 22, per la salute pubblica e contro il partito unico dei ricchi.
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