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I conti senza l’oste, cioè la Corte dei Conti

Perché interrompono un percorso intrapreso per la tracciabilità dei pagamenti, ampliano l’area dei ricavi soggetti a regime forfettario, propongono regimi di favore che ipotecano entrate future (…) inducendo in molti contribuenti il convincimento che il sottrarsi al pagamento dei tributi possa essere notevolmente vantaggioso“.

Così la Corte dei Conti ha bocciato senza mezzi termini tutte le misure del governo Meloni relative al condono fiscale, al tetto dei contanti e alla soglia del pos, oltre a bollare la Flat tax come “incostituzionale”.

Un disastro, una mazzata che arriva sul dibattito parlamentare che deve approvare la Manovra entro l’anno, pena l’esercizio provvisorio, che si aggiunge agli avvertimenti perentori della Ue circa il fondato pericolo dello snaturamento del Pnrr, compreso il non completamento delle riforme che metterebbe in forse la prossima rata del recovery refund previsto dai finanziamenti del Next generation Eu.

Il governo della banda Meloni è una destra maldestra.

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