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Il rapporto qualità-disprezzo

Avendo procrastinato di un anno il termine per le gare di assegnazione delle concessioni balneari, l’aumento generalizzato dei prezzi dei servizi offerti dagli stabilimenti era più che prevedibile.

Era scontato. Non il prezzo, ma l’atteggiamento corporativo dei gestori, che (in disprezzo delle regole del mercato) mettono “fieno in cascina” per prepararsi alla maggiorazione delle offerte che dovranno sostenere per assicurarsi il rinnovo della concessione.

Dunque è la corporazione che i villeggianti stanno pagano, non la qualità dei servizi, come dice un ministro sver-cognato.

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1 Commento


  • Mauro

    ….i serVizi si pagano…

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