Interrompere gli accordi militari stipulati dalla Sapienza con aziende belliche e università israeliane, finché Israele non cambierà politica in Palestina è sostenere l’opposizione politica interna contro il governo messianico, colonialista e guerrafondaio di Netanyahu.
C’è sapienza negli studenti della Sapienza, la rettrice Polimeni e il Senato accademico imparino da loro.
Chiamare la polizia è insipienza.
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