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Stati Uniti in piazza contro la brutalità della polizia, cento arresti

Continuano per le proteste a Baltimora, e si allargano al resto degli Stati Uniti, dopo la morte dell’ennesimo afroamericano morto in circostanze poco chiare dopo l’arresto. Manifestazioni al grido di ”giustizia per Freddie Gray” attraversano gli Stati Uniti con una partecipazione e una determinazione probabilmente inaspettate sia da parte degli organizzatori che delle autorità. Nella città del Maryland, in migliaia – tra i quali molti studenti – hanno marciato fino a sera in una dimostrazione pacifica che si è conclusa davanti alla sede del Municipio poco prima che scattasse il coprifuoco esponendo cartelli con su scritto “I poliziotti assassini meritano la prigione”. Per la seconda notte consecutiva su ordine delle autorità infatti è scattato il coprifuoco dalle 22 fino alle 5 del mattino, con il divieto di circolazione per le strade senza una speciale dispensa. Non sono mancati gli arresti durante la giornata, diciotto in tutto, tra i quali due minorenni. Al grido di ”no giustizia, no pace”, fino al tramonto si sono susseguite diverse marce spontanee mentre i cordoni della polizia e della Guardia Nazionale in assetto antisommossa rimanevano immobili a presidiare la zona. La tensione é montata quando gli agenti hanno risposto con lacrimogeni al lancio di alcuni oggetti e sono poi avanzati fino ad evacuare l’intera zona. Mentre sono comparsi, minacciosi, anche alcuni mezzi delle forze dell’ordine con i cannoni ad acqua pronti ad entrare in azione contro i dimostranti. Invece sempre ieri 100 dei 200 fermati lunedì nel corso degli scontri scoppiati a Baltimora sono stati rilasciati in attesa di processo.

Ma non si scende in piazza solo a Baltimora. Anche a Boston, Houston, Indianapolis, Atlanta e altre città migliaia di persone sono scese in piazza, mentre nella capitale federale Washington centinaia di persone – giovani soprattutto – hanno attraversato la città per portare la loro protesta fin davanti ad una Casa Bianca dove Obama continua a proferire promesse che non vuole o non può mantenere.

Se le ultime manifestazioni sono state contraddistinte in tutto il paese da un clima di relativa calma, invece a New York è salita la tensione: una gran folla di dimostranti ha cominciato nel tardo pomeriggio di ieri a sfilare da Union Square, nel cuore di Manhattan, contro la violenza della polizia. Poi la protesta si è estesa: un corteo si è sviluppato anche lungo la Fifth Avenue, per poi riempire quasi interamente Times Square. La polizia nella Grande Mela ha bloccato l’Holland tunnel che collega Manhattan al New Jersey, e poi nonostante le proteste avessero un carattere pacifico gli agenti hanno attaccato i manifestanti ed hanno operato numerosi arresti. Gli agenti si sono lanciati contro i dimostranti che si rifiutavano di sgomberare le strade nonostante l’intimazione da parte della forza pubblica e almeno un centinaio di persone sono finite in manette.

Qualche tafferuglio si è registrato anche a Denver dove la polizia ha fatto ricorso agli spray urticanti contro i dimostranti.

Intanto le autorità cercano di trarsi d’impaccio citando una testimonianza – stranamente emersa a quasi due settimane dagli eventi – secondo la quale i poliziotti che hanno arrestato Freddie Gray non avrebbero alcuna responsabilità nella sua morte dopo una settimana di coma. Secondo quanto riferisce il Washington Post, una persona arrestata lo stesso giorno di Freddie Gray e trasportata con lui nello stesso furgone della polizia avrebbe detto agli investigatori di aver sentito Gray che ”sbatteva contro le pareti” del mezzo, come se stesse ”cercando di ferirsi da solo”. Una testimonianza non proprio risolutiva quella del testimone – che dice ora di temere per la sua incolumità – che a detta del giornale si trovava in un’altra sezione del furgone, separato quindi dal venticinquenne che in molti hanno visto trascinare in modo brutale da due poliziotti a bordo del cellulare e che poi ha subito una letale frattura delle vertebre cervicali.

Per capire se l’indignazione per l’ennesimo omicidio razzista da parte della polizia statunitense sta per spegnersi o se invece continuerà a dilagare occorrerà attendere la giornata di domani, quando le autorità locali di Baltimora si sono impegnate a diffondere un rapporto sulle circostanze della morte di Freddie Gray, mentre il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti ha aperto ufficialmente un’inchiesta ordinata dal neo ministro della giustizia, l’afroamericana Loretta Lynch. 

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