Sospettare qualcuno di fare cose vergognose simili a quelle dei “prezzolati” – che sia un influencer, un politico o un conduttore televisivo – è effettivamente un piccolo insulto.
Molto piccolo, perché comunque ritiene quel comportamento in qualche misura “razionale”, benché abietto come ogni scambio tra etica/deontologia e vantaggi personali di qualsiasi tipo.
Difendersi dicendo di farle perché sinceramente convinti che sia la cosa giusta, forse è decisamente peggio.
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