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Lo spettro del “Partito dei comunisti di dio” inquieta Il Tempo

Da alcune settimane il quotidiano storico della destra di palazzo, “Il Tempo”, grida allarmato verso le iniziative comuni tra esponenti marxisti ed esponenti islamici in Italia.

In particolare starnazza per alcune assemblee o attestati di solidarietà di organizzazioni politiche e sindacali verso Mohammed Hannoun, rappresentante dell’Associazione Benefica di Solidarietà con il Popolo Palestinese, sottoposto per la seconda volta al foglio di via da Milano per i suoi interventi nel corso delle manifestazioni per la Palestina.

Hannoun è un rappresentante palestinese molto conosciuto e da anni al centro delle minacce da parte di Israele e Stati Uniti e dei loro terminali politico/mediatici in Italia.

Il Tempo, e ancor prima altri giornali “da incarto” della destra, hanno lanciato alte grida perché nelle manifestazioni per la Palestina comunisti e islamici scendono in piazza insieme e senza particolari problemi.

La storia insegna che nel mondo arabo/islamico, in moltissime occasioni, i comunisti e gli islamici hanno condiviso insieme le piazze delle proteste, la resistenza contro il colonialismo e le galere della repressione dei regimi. Quando uno dei due ha vinto, è accaduto spesso che l’altro sia tornato in galera o peggio.

In Europa, nei decenni trascorsi, fascisti e liberali temevano che si aggirasse lo spettro del comunismo, adesso fanno finta di temere quello islamico. Figuriamoci, con due spettri tutti in una volta sono andati nel panico…

Ma la caccia ai fantasmi, come noto, o è una presa per i fondelli per i boccaloni o, nel migliore dei casi, una distrazione di massa per occultare le proprie responsabilità nello sfascio economico, politico e culturale del paese.

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