“Tremonti avverte: tagli sbagliati, si rischia una Difesa inefficiente. Repubblica è venuta in possesso di due documenti riservati che ministri dell’Economia e della Difesa hanno stilato ma non hanno mai discusso in Parlamento. I parlamentari d’opposizione si sono accorti di non avere mai ricevuto né letto la nota integrativa, ma solo quella “aggiuntiva”. Nessuna delle due, comunque, è mai stata discussa”.
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2011/11/10/news/documilitari_documilitaridue-24797978/
Che l’attività parlamentare fosse in crisi non v’era dubbio. L’attività principale dei parlamentari era diventata il voto (di fiducia) con brevi e sporadici spazi dedicati alla discussione. Ma che l’opposizione si accorga attraverso un giornale “di non avere mai ricevuto né letto la nota integrativa, ma solo quella aggiuntiva” è gravissimo. Non solo non si è discusso l’aggiornamento del Modello di Difesa, non si è discusso delle scelte strategiche e militari circa il ruolo internazionale dell’Italia, delle priorità e opzioni alternative all’interno di un bilancio della difesa, ma oggi sappiamo che l’opposizione non sa neanche quale sia il reale bilancio della difesa.
Mentre la maggior parte della popolazione vive pesantemente la precarietà come condizione generalizzata della vita e del lavoro l’articolo in questione recita l’incertezza sul presente e sul futuro del settore, mentre la crisi attanaglia una società sempre più povera accanto all’articolo “Tremonti avverte: tagli sbagliati, si rischia una Difesa inefficiente” si leggono casi di corruzione e sprechi nel mondo delle Forze armate e dell’industria bellica “La macchina militare italiana ingoia ogni anno 27 miliardi di euro: quattro volte il fondo ordinario delle università”.
Si rivela così l’incongruenza presente non solo nei mass-media ma anche nel sistema dei partiti. I rapporti di collaborazione tra le industrie, le Forze armate e partiti politici si mostrano sempre più proficui e intensi, e possono essere sintetizzati nella figura del “manager militare” di dubbia provenienza e dubbie qualità.
Un articolo, questo, per nulla condivisibile nel suo contenuto che non tiene conto che siamo nel pieno del grande business degli armamenti che ha appena visto la soddisfazione di Alenia aeronautica del gruppo Finmeccanica per l’accordo raggiunto con i sindacati circa la razionalizzazione del settore. Una ristrutturazione che si inserisce nel nuovo modello di difesa mai discusso, prospettato come un nuovo apparato militare in grado di operare e intervenire anche “fuori zona” secondo le teorie USA e della NATO, per cui non esiste più un confine netto tra difesa e sicurezza.
Il piano industriale presentato da Alenia aeronautica ha evidenziato il livello di scontro territoriale presente in Italia, nord centro e sud si sono azzuffati per mantenere il proprio bocconcino di potere prima ancora che di reale occupazione, resuscitando antichi rancori riguardanti la divisione del lavoro all’interno dello stesso settore. Ma è Finmeccanica a sembrare in bilico fra la svendita al migliore offerente e il tentativo di ridurre l’indebitamento finanziario netto di 3.133 milioni di fine 2010. In questi anni è passata dall’avventurosa acquisizione dell’americana Drs alla possibile dismissione di rami industriali, sino alla folle partecipazione al progetto F-35, il nuovo ormai vecchio, caccia d’attacco dal costo tanto esorbitante quanto nullo il valore occupazionale.
Finmeccanica continua a rinviare la seduta del cda originariamente pianificata per lo scorso 3 novembre , poi fissata per il 10 novembre ed ora presumibilmente rinviata al 14 novembre, data ultima per legge relativa all’approvazione dei conti del 2010. Perché?
Stando al Sole24ore:
1) – mancato accordo fra la “Cordata Guarguaglini” (Berlusconi – Letta) e la “Cordata Orsi” (Tremonti – Bossi) sul modo di presentazione dei conti 2010, in effetti in attivo solo per i 433 milioni di Euro della cessione del 45% della Ansaldo Energia;
2) – mancata intesa sul progetto di nuova configurazione di Finmeccanica, che Orsi vorrebbe una holding meno appariscente, più “Sparagnina”, più concreta, con drastiche economie nelle consulenze e nelle relazioni esterne (quale fine farà l’”Impero” di Lorenzo Borgogni ?, e le “Cattedrali”, con relativi invitati “Tutto free”, al Bourget ed agli altri saloni ?);
3) – formalizzazione della nomina di Amedeo Caporaletti alla presidenza Finmeccanica in sostituzione dell’attuale Pierfrancesco Guarguaglini, ancora detentore di importanti deleghe di fatto sottratte all’amministratore delegato Giuseppe Orsi. Il punto in definizione, inevitabilmente, si pone in relazione su quanto di recente pubblicato dai quotidiani con grande evidenza circa le vicende giudiziarie che coinvolgono il vertice Finmeccanica.
Se la situazione di Finmeccanica non lascia spazio a commenti che non siano di disprezzo per lo spreco di risorse pubbliche, la situazione prospettata dal al Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2012 ha del grottesco per il livello di incertezza dei dati se non fosse che anche qui si spenderanno miliardi di denaro pubblico.
Nell’articolo in premessa “L’Italia è il paese che investe meno in Difesa in rapporto al Pil”, si afferma che nel 2011 si è raggiunto appena lo 0,9 per cento del Pil con una spesa per la Difesa di 14,360 milioni.
In realtà nel 2011 lo stanziamento complessivo è stato di 20.556,9 M€. Evidentemente per piangere un pò del bilancio della difesa viene considerata la sola voce Funzione difesa dimenticando quelle inerenti la Funzione Sicurezza del Territorio (Arma dei Carabinieri), le Funzioni Esterne e il Trattamento di Ausiliaria. Ma non solo. Non si contano le spese delle operazioni militari (l’Italia dimentica spesso che sta passando da una guerra all’altra, dall’Iraq all’Afghanistan alla Libia, dimentica la presenza in Bosnia e in Darfur, nella Rep. Dem. del CONGO e in Uganda sino a contare 27 paesi) e non si contano i fondi presi dal bilancio del MiSE (Ministero della Sviluppo Economico) e quelli del MIUR (Ministero Istruzione, Università e Ricerca).
Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2012 e bilancio pluriennale per il triennio 2012-2014.
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00617608.pdf
Dalla sua lettura il testo si mostra costruito in modo raffazzonato, poco chiaro e pieno di copia-incolla. Si legge che “il quadro previsionale delineato nella presente Nota Integrativa sarà soggetto a sensibili incombenti varianti, estremamente critiche, che sicuramente condizioneranno il grado di
perseguibile attuazione (livello target) degli obiettivi discendenti dalle priorità politiche”.
Il volume finanziario complessivo del progetto di bilancio risulta pari a 21.342,01M€ che, rapportato al PIL previsionale per il 2012 (definito in 1.622.375 M€), corrisponde all’1,31%, rispetto all’1,29% rilevato per il 2011.
Funzione Difesa: Le risorse destinate alla Funzione Difesa al lordo degli effetti del DPCM 28 settembre 2011, pari a 14.993,2 M€, attestano un rapporto percentuale dello 0,92% in base al PIL, in incremento rispetto allo 0,91% del 2011.
– spese per il Personale militare e civile in servizio (destinate alla retribuzione del personale con
e senza rapporto continuativo di impiego) pari a 9.555,7 M€, con un incremento di 93,4 M€
(+0,99%) rispetto al 2011 approvato. I
– spese per l’Esercizio, destinate a garantire la funzionalità e l’efficienza dello Strumento
militare, pari a 1.512,4 M€, con un incremento di 68,1 M€ (+4,72%) rispetto alla dotazione
2011.
– spese per l’Investimento – destinate all’ammodernamento tecnologico dello strumento
militare ed alla ricerca – pari a circa 3.925,1 M€, con un incremento di 471,4 M€ (+13,65%) sullo
stanziamento 2011.
Funzione Sicurezza del Territorio: Le previsioni di spesa per l’Arma dei Carabinieri ammontano a 5.892,9 M€ con un incremento di 123,1 M€ (+2,13%) sulla dotazione 2011.
– per il settore Esercizio la spesa complessiva ammonta a 253,7 M€, con un decremento di 0,4
M€ (-0,17%) rispetto al precedente E.F. 2011.
– per il settore Investimento, al lordo degli effetti del DPCM 28 settembre 2011, è pari a 14,8 M€, in
calo di circa 70,0 M€ (-80,54%) rispetto all’E.F. 2011,
Funzioni esterne: Lo stanziamento previsionale ammonta a 99,9 M€, con un decremento di 0,7 M€ (-0,72%) rispetto al precedente E.F. 2011
Trattamento di ausiliaria: Lo stanziamento previsionale ammonta a circa 355,9 M€, con un incremento di 29,8 M€ (+9,15%) rispetto al precedente E.F. 2011.
NOTE INTEGRATIVE AL BILANCIO 2012 – 2014
MINISTERO DELLA DIFESA:
Previsioni 2012 Previsioni 2013 Previsioni 2014 in MEuro
1 Difesa e sicurezza del territorio 20.005.254.128 – 20.730.850.223 – 20.628.143.531
Costo totale budget anno 2012 suddiviso per:
Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza 6.181.588.953
Approntamento e impiego delle forze terrestri esercito italiano 5.498.935.039
Approntamento e impiego delle forze navali marina militare 2.995.085.684
Approntamento e impiego delle forze aeree aeronautica militare 4.070.395.659
Funzioni non direttamente collegate ai compiti di difesa militare 192.809.250
Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari 1.066.439.542
NOTE INTEGRATIVE AL BILANCIO DI PREVISIONE
ESERCITO ITALIANO 4.523.406.633
MARINA MILITARE 1.931.636.913
AERONAUTICA MILITARE 2.469.807.683
Ricerca tecnologica nel settore della difesa 59.885.000
Il complesso delle attivita’ di addestramento, mantenimento in efficienza operativa, e impiego operativo dell’Arma dei CC 5.850.717.815
Il complesso delle attivita’ di addestramento, mantenimento in efficienza operativa, e impiego operativo delle forze terrestri 4.523.406.633
Il complesso delle attivita’ di addestramento, mantenimento in efficienza operativa, e impiego operativo delle forze navali 1.932.051.708
Il complesso delle attivita’ di addestramento, mantenimento in efficienza operativa, e impiego operativo delle forze aeree 2.469.807.683
Attivita’ connesse con l’impiego dello specifico Fondo per la ricerca 59.885.000
I programmi di investimento sono presentati, se è possibile, in maniera peggiore e tutti in relazione all’anno 2010.
Esempio eclatante: il caso F-35.
Dobbiamo ricordare che durante questo decennio, il costo dell’F-35 costo è salito insieme al bilancio complessivo del Pentagono per lo sviluppo e l’acquisto di nuove armi. Il suo costo è aumentato del 62 per cento dai 128 miliardi dollari nel 2001 ai 208 miliardi dollari nel 2011. Il programma è tormentato da una continua riprogettazione costosa, da preventivi di spesa difettosi e da quantità di acquisto fluttuanti.
Ecco come illustra l’Italia la sua partecipazione al programma:
ILLUSTRAZIONE DELLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI
Programmi di investimento finanziati con bilancio ordinario
Nel corso del 2010 sono state svolte le attività progettuali per l’adeguamento di Nave Cavour
all’impiego del velivolo JSF nella sua configurazione STOVL (Short Take-Off and Vertical
Landing). In particolare, per l’esigenza sono stati spesi 3,99M€.
Da notare che la versione STOVL è stata messa in quarantena dal Pentagono e che per questo motivo l’Italia ha deciso di acquistare i primi quattro nella versione A convenzionale.
JOINT STRIKE FIGHTER F-35 LIGHTNING
Il programma JSF è sviluppato dagli USA per la USAF, US Navy e USMC in cooperazione con altre otto Nazioni: Australia, Canada, Danimarca, Norvegia, Olanda, Italia, Regno Unito, Turchia.
Il programma JSF comprende lo sviluppo, la produzione, il supporto logistico e l’aggiornamento di un velivolo da combattimento estremamente versatile, in grado di svolgere diverse tipologie di missione. Esso, concepito per operare in ambiente net centrico e in teatri/scenari operativi complessi ed articolati, consentirà di fronteggiare efficacemente le minacce previste fino al 2050.
Di seguito sono evidenziate le attività svolte nell’ambito del capitolo.
PSFD (PRODUCTION, SUSTAINMENT & FOLLOW-ON DEVELOPMENT)
MOU per la fase di produzione, supporto in servizio e sviluppi successivi attivata da US nel 2006, per l’intero ciclo di vita del F-35 (l’attività pluriennale per l’Italia si protrarrà fino al 2027).
Gli oneri sostenuti sono stati circa 8,2M€.
STUDI IMPATTO ACUSTICO
Attività di valutazione svolte nei siti di futuro impiego del velivolo JSF per valutare l’impatto generato dalle attività operative previste e validare le soluzioni per minimizzarne l’entità.
Gli oneri sostenuti sono stati 0,145M€.
FACO/MROU NAZIONALE – CAPABILITY STAND-UP
Realizzazione dello stabilimento Final Assembly & Check-Out/ per l’assemblaggio dei velivoli italiani e olandesi e capacità di Maintenance, Repair, Overhaul & Upgrade del velivolo, dei motori e di talune LRU (Line Replaceable Unit).
L’attività di investimento è stata avviata nel 2010 e si concluderà nel 2014; le spese sostenute nel 2010 sono state circa 142,58M€.
JSF – PREDISPOSIZIONE SALETTA SAR PRESSO ALTO COMANDO M.M. E ALTO COMANDO A.M.
Pagamento oneri direzione lavori per circa 0,036M€.
JSF SITE ACTIVATION – AMENDOLA
Realizzazione della rete LAN classificata – Pagamento oneri di progettazione preliminare.
Nel 2010 sono stati spesi per l’esigenza circa 0,049M€.
JSF SITE ACTIVATION – GROTTAGLIE
Realizzazione della rete LAN classificata – Pagamento oneri di progettazione preliminare. e definitiva.
Nel 2010 sono stati spesi per l’esigenza circa 0,077M€.
JSF F-35 LIGHTNING – SITE ACTIVATION
Trattasi di programmi d’investimento volti a realizzare le opere infrastrutturali, le predisposizioni/bonifiche dei siti che ospiteranno ed impiegheranno il velivolo JSF
SITE ACTIVATION – AMENDOLA
Per predisporre la base di Amendola (FG) ad ospitare ed impiegare il velivolo JSF, sono previsti una serie di interventi di adeguamento e realizzazione di opere orizzontali (piazzali di manovra, raccordi, aree di parcheggio, pista, ecc.) e verticali (Hangar, palazzine comando, simulatori, ecc).
Nel 2010 sono stati spesi per l’esigenza circa 0,54M€.
SITE ACTIVATION – GROTTAGLIE
Per predisporre la base di Grottaglie (TA) ad ospitare ed impiegare il velivolo JSF, sono previsti una serie di interventi di adeguamento e realizzazione di opere orizzontali (piazzali di manovra, raccordi, aree di parcheggio, pista, ecc.) e verticali (Hangar, palazzine comando, simulatori, ecc).
Nel 2010 sono stati spesi per l’esigenza circa 0,98M€.
SITE ACTIVATION – FACO
Attività di predisposizione e bonifica del sito di Cameri (NO) dove sarà realizzata la FACO (Final Assembly & Check Out) che assemblerà i velivoli JSF italiani ed olandesi.
Nel 2010 sono stati spesi per l’esigenza 0,18M€.
* Da Peace Link
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