Il governo croato, costretto a fronteggiare un costante calo delle entrate nelle casse dello Stato provenienti dall’Iva e dalle tasse sul reddito, ha deciso di tassare dall’anno prossimo i depositi bancari e i risparmi.
Lo ha confermato oggi alla stampa il ministro delle Finanze, Boris Lalovac. Il prelievo sarà del dodici per cento sugli interessi annui, mentre saranno esclusi i risparmi più modesti, anche se per ora non è stato deciso il limite del deposito esentato. In questo modo il governo prevede di incassare circa 50 milioni di euro. Da notare che la Croazia è uno dei pochi Paesi dell’Ue a non tassare gli interessi sui depositi bancari, circostanza per la quale anche molti stranieri negli ultimi anni hanno trasferito notevoli risparmi nelle banche croate, per il 50 per cento in mani italiane, delle filiali di UniCredit e Intesa San Paolo. La nuova tassa dovrebbe scattare il primo gennaio del 2015, mentre dal 2016 è prevista l’introduzione della tassa sugli immobili che dovrebbe colpire in primo luogo i proprietari di tre o più case.
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