Ancora una volta la dignità e la memoria della nostra città rischiano di venire calpestate ed offese; ancora una volta, infatti, viene data agibilità politica all’organizzazione di stampo neofascista Casa Pound che ha in programma per sabato 17 dicembre un’iniziativa nella Sala Comunale Montetini di Arezzo.
Se non fosse stata già abbastanza chiara la vera matrice di estrema destra e filofascista, che più volte abbiamo denunciato, di questo gruppuscolo che si maschera dietro associazioni culturali, slanci artistici e parole d’ordine pseudofuturiste, i fatti accaduti ieri a Firenze hanno drammaticamente svelato il vero volto dei fascisti del terzo millennio.
Gianluca Casseri, l’assassino dei giovani senegalesi, era un militante dell’organizzazione stimato e apprezzato. Nonostante i tentativi grotteschi, da parte degli esponenti di Casa Pound, di farlo passare per un semplice simpatizzante, vittima di un raptus di follia, e di cancellare dal web le tracce della sua militanza, Casseri era in realtà considerato un eroe ed un intellettuale: più volte appaiono i suoi articoli sull’Ideodromo, che contiene le linee teoriche di Casa Pound, e molte sono le prove della sua militanza attiva nel gruppo neofascista pistoiese, tanto da seguire costantemente le fasi dei processi, garantire presenza ai loro banchetti e partecipare ad una loro recente (e demagogica) iniziativa contro il degrado.
Se risultano raccapriccianti gli elogi e le attestazioni di rispetto e onore a Casseri apparse nei siti dei fascisti nostrani, ancora più pericolosi sono i tentativi di derubricare il tragico avvenimento come un atto isolato di follia. Non si tratta di un imprevedibile atto irrazionale, ma di una deriva sistematica che attraversa l’Europa e a tappe alterne si manifesta anche in Italia, deriva che vede le organizzazioni di estrema destra riprendere in mano simbologie e ideologie filonaziste.
È grave e pericoloso perciò concedere a queste organizzazioni spazi ed agibilità politica, con il rischio di dar loro copertura e protezione.
È ancora più grave se è l’amministrazione della nostra città ad avallare, concedendo spazi pubblici, la propaganda filofascista di Casa Pound.
Per questo, ancora una volta, chiediamo con forza all’amministrazione Fanfani di impedire, stavolta e per sempre, che Casa Pound possa svolgere le proprie inziative all’interno degli spazi comunali.
Per questo chiediamo che le sedi dei fascisti vengano chiuse.
Lo chiedono gli antifascisti, lo gridano a gran voce la nostra Costituzione e la nostra memoria storica, lo urlano i ragazzi morti a Firenze.
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