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Una sfida contro le consuetudini


Non è stata una discussione formale quella che hanno sviluppato i compagni convenuti a Roma, lo scorso sabato 25 febbraio, per la prima Conferenza annuale della Rete dei Comunisti. Un appuntamento riservato ai militanti ed agli attivisti della RdC ma aperto a compagni invitati con la quale la nostra organizzazione intrattiene, a vario titolo, rapporti di collaborazione ed interlocuzione politica.

Del resto questo appuntamento di verifica collettiva è ormai un passaggio dovuto del regolamento organizzativo che la RdC si è data, nella sua ultima Assemblea Nazionale nell’Aprile 2011, per assicurare il funzionamento delle strutture, la circolazione e l’assunzione piena del dibattito politico tra tutte le compagne e i compagni.

La discussione, preparata da un documento della segreteria nazionale della RdC circolato nelle settimane precedenti, (la cui sintesi è possibile leggere a questo link: http://www.retedeicomunisti.org/it/archivio/notizie/item/4051-conferenza-nazionale-della-rete-dei-comunisti) ha, naturalmente, affrontato il tema della crisi economica soprattutto nei paesi europei, le novità intervenute con l’insediamento del governo Monti/Napolitano, la ricognizione sullo stato del conflitto sociale e sindacale e tutte le altre questioni attinenti le variegate dinamiche dello scontro di classe in Italia ed in Europa.

L’obiettivo che la RdC ha inteso raggiungere, con lo svolgimento della Conferenza annuale, è stato quello di consolidare, non solo sul versante dell’attitudine militante ma anche teorico/programmatico, la costruzione di una moderna soggettività comunista organizzata che – in Italia e non solo – presenta aspetti inediti anche nel riferimento con la storia e le esperienze concrete del movimento comunista internazionale. Fondamentale in tal senso la ricostruzione di una militanza come elemento di responsabilizzazione collettiva e individuale.

A questo proposito – in continuità con il dibattito che la RdC alimenta da anni – nel prossimo mese di Aprile organizzeremo il Secondo Forum di discussione su Partito/Organizzazione il quale si configurerà come un momento di ulteriore approfondimento circa il nodo teorico/politico rappresentato dall’obiettivo della costruzione/ricostruzione della necessaria forma partito dei comunisti. Un Forum che entrerà nel merito dell’attuale dibattito anche attraverso il confronto con altre elaborazioni ed intraprese politiche in corso d’opera a partire dalla scelta che abbiamo maturato e verificato, in questi anni, ossia quella di orientarci verso una organizzazione di militanti con funzioni di massa.

La Conferenza ha ascoltato le comunicazioni dei diversi settori di lavoro della RdC (l’informazione attraverso il web e gli strumenti cartacei, il lavoro della Commissione Internazionale, l’attività nel sindacalismo indipendente e conflittuale ma anche le sperimentazioni delle pratiche sociali che abbiamo definito di sindacalismo metropolitano, l’attività tra le giovani generazioni ma anche le relazioni dei compagni organizzati nei vari nodi della RdC insediati nelle diverse città) i quali non si sono limitati al mero racconto della, pur notevole, mole di lavoro svolto ma hanno proposto, ai compagni tutti, elementi di bilancio e di ulteriore stimolo verso una necessaria e più avanzata soglia politica ed organizzativa che l’organizzazione deve collettivamente acquisire per svolgere, al meglio possibile, la funzione politica generale che ritiene propria in questa fase.

In tale contesto assume, sempre più, un carattere fondante dell’identità e del metodo di costruzione della RdC il lavoro di formazione teorica che l’organizzazione svolge sistematicamente. Una attività rivolta sia verso i propri aderenti ma anche aperta a compagni ed attivisti che intendono affrontare seriamente i diversi snodi teorici ed interpretativi necessari al compito politico complessivo che ci siamo dati a scala globale. A questo proposito la produzione editoriale dell’Associazione Marxista Politica e Classe (ultimo in ordine di tempo il quaderno “La Mala Europa”) e i vari materiali elaborati della RdC, costituiscono un utile e ragguardevole “tesoretto” di materiali semilavorati teorico/politici da socializzare ai militanti comunisti, anticapitalisti, agli attivisti sindacali e sociali e a quanti interessati agiscono nei movimenti sociali e di lotta.

La discussione si è conclusa con l’assunzione di alcuni punti politici di fase e con diversi appuntamenti di mobilitazione su cui l’intera organizzazione sarà impegnata – nel movimento ed oltre – a partire dalla denuncia del nuovo interventismo imperialista contro Siria ed Iran, dall’impegno nel Comitato No/Debito e nelle campagne di mobilitazione che questo originale ambito politico/sociale sta promuovendo, nella continua azione nei posti di lavoro e nei territori a sostegno del sindacalismo conflittuale contro il governo Monti e i diktat dell’Unione Europea e nel complesso dei temi che l’agenda politica di volta in volta squaderna sul proscenio sociale.

Tra le iniziative già assunte collettivamente e da mettere in calendario c’è la manifestazione nazionale di Milano del 31 marzo “Occupiamo Piazza Affari” messa in campo dal Comitato No Debito insieme ad una iniziativa nazionale prima del 31 – probabilmente a Napoli il 24 marzo – contro la repressione che il governo sta scatenando contro i movimenti di opposizione sociale, dal No Tav ai disoccupati napoletani. La Rete dei Comunisti metterà in campo nelle prossime settimane una campagna nazionale contro le minacce di guerra nel Mediterraneo e in Medio Oriente, campagna che verrà realizzata tramarzo ed aprile.

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