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Spagna. Dall’indignazione all’organizzazione

Dopo un anno di lotte, di dibattiti, di accumulazione di forze e di organizzazione il Movimento 15M organizzerà manifestazioni e momenti di dibattito in tutto lo Stato per fare il punto della situazione e rilanciare il movimento e la lotta. Anche a Córdoba (Andalusia) si è messo in marcia questo processo – negli stessi giorni in cui, un anno fa, sono scese in strada e in piazza migliaia di persone organizzando accampamenti nei luoghi centrali delle città di tutto lo Stato – per ricordare, riflettere, riorganizzarsi e portare avanti una nuova stagione di lotte contro un sistema che ci fa ogni giorno più poveri, ogni giorno più sfuttati.

Dal 12 al 15 Maggio 2012 si organizzerà il “Foro Costruendo MAGGIOranze” che vedrà la partecipazione delle assemblee di quartiere, dei gruppi di lavoro, delle commissioni e di tutte le altre organizzazioni (sindacati di base e realtà politiche) che hanno portato avanti la lotta durante l’ultimo anno.

Una mobilitazione e un momento di dibattito che si sta costruendo, tanto a Córdoba come in tutto lo Stato, in un clima molto teso vista l’ondata repressiva che ha colpito i compagni che durante quest’ultimo anno si sono impegnati nella lotta e l’attività politica nel movimento: la creazione di liste nere di militanti, denunce amministrative con multe che arrivano fino a toccare i 6 mila euro, cambi nella legislazione penale per permettere la detenzione preventiva e molto altro. Tutto ciò col fine di zittire la voce degli oppressi e di chi lotta ogni giorno.

Tutto questo non ha fermato e non fermerà le nostre iniziative, le nostre riunioni, le nostre lotte.

Assemblea 15M di Córdoba – Zona Nord.

http://norte.15mcordoba.net

contacto@norte.15mcordoba.net

 

Di seguito il manifesto di convocazione del Foro.

IN RISPOSTA ALL’ATTACCO CONTRO I NOSTRI DIRITTI E LE NOSTRE LIBERTÀ.

DALL’INDIGNAZIONE ALL’ORGANIZZAZIONE

Qui siamo e continuiamo ad andare avanti.

Nononstante il fatto di non uscire nelle prime pagine dei giornali e nei mezzi di comunicazione. Nonostante coloro che dicono che ormai non ci mobilitiamo più perchè è già passata la stagione di lotta primavera-estate. Nonostante coloro che tentano di far scoppiare la bomba sociale come “un fiore che vive un solo giorno” solo perchè appare affascinante ed è utile a farci sfogare un pò.

Nonostante tutto ciò, è un anno che abbiamo iniziato a lottare e non ci siamo fermati.

Durante quest’anno avete continuato a rubarci, ci avete nuovamente imposto un’altra riforma del mercato del lavoro, ci avete cacciato dai nostri posti di lavoro e dalle nostre case, avete continuato a tagliare i fondi alla sanità e all’istruzione pubblica, ci avete picchiato e represso, ci avete accusato di far parte di bande criminali fino a voler cambiare la legge affinchè alzare le braccia con le mani aperte sia considerato un delitto come quello di attentato all’autorità.

Ma di che autorità state parlando? Vorrete dire potere, perchè chi mente – perchè ci avete mentito -, chi picchia e reprime – perchè ci avete picchiato e represso -, chi ruba – perchè ci rubate tutti i giorni – no ha nessun diritto di reclamare l’obbedienza verso una autorità che da tempo avete perso.

Vi dedicate a mostrarci ogni giorno il vostro potere e la vostra possibilità di fare quello che volete: un piccolo gruppo di politici corrotti, una legge elettorale ingiusta, una riforma costituzionale lampo, un re che fa il ridicolo in una battuta di caccia… così pretendete di nasconderci il fatto che ci rubate e ci spremete come un limone ogni giorno di più e più intensamente. Ci mostrate che siete i detentori del potere e che inviate altri a fare, con gusto, il lavoro sporco.

Vi state godendo la vittoria, i gioielli e i viaggi. Il settore del lusso non smette di crescere da quando è iniziata la crisi mentre gli sfratti dalle case popolari si sono trasformati in una costante. Allo stesso tempo, fate finta di non avere chiaro se tutto ciò è giusto o no, mostrandovi divisi tra quelli che vogliono più tagli e quelli che difendono la necessità di stimolare l’economia. Questa vostra divisione caratterizza da sempre la storia: li spremiamo fino al midollo osseo anche si ci odiano, nonostante muoiano o si ammalino fino al punto di perdere la forza di odiarci, o gli diamo alcune briciole affinchè pensino che non devono odiarci, perchè in fondo siamo tutti umani?

Noi non abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità. Siete voi che avete vissuto al di sopra delle nostre. Non abbiamo mai chiesto un iPad, un iPhone, un iPod, tre macchine e una casa sul mare. Ci avete obbligato a leggere queste cose come dei beni necessari per poi poterci tenere zitti, spaventati, per far si che fossimo capaci di rinunciare a tutto per la remota speranza o la semplice promesa di avere un salario. Abbiamo abboccato all’amo molte volte nel tempo, però questa volta no, non ci ingannate più. Stiamo lavorando duro per evitare che si ripeta. Abbiamo capito come funziona il gioco e poco a poco saremo capaci di anticipare le vostre mosse. Non ce ne siamo andati, stiamo lavorando e stiamo apprendendo a crescere.

La proposta da Córdoba è chiara e decisa. Dobbiamo organizzarci. Fino ad adesso siamo riusciti a consolidare cinque assemblee di quartiere e il coordinamento cittadino. Abbiamo preso parte alle lotte sociali che si sono sviluppate nei nostri quartieri e nei vari settori della società in cui viviamo. Possiamo festeggiare la vittoria di alcune vertenze, come quelle contro gli sfratti, ma possiamo festeggiare anche il nostro consolidamento come assemblee. Per questo abbiamo organizzato un momento di riflessione collettiva nel “Foro Costruendo MAGGIOranze” che inizierà questa domenica, 13 Maggio. Per imparare dalle lotte che abbiamo portato avanti durante quest’ultimo anno e per apprendere da quelle persone, movimenti sociali e organizzazioni politiche che da anni lottano nei nostri territori, perchè senza queste esperienze non saremmo mai arrivati dove siamo. A tutti voi diciamo: continuiamo ad avere un immenso bisogno della vostra esperienza.

In questo senso dobbiamo continuare ad organizzarci nei nostri quartieri, sui nostri posti di lavoro, nei nostri luoghi di studio. Con i nostri compagni, con i nostri vicini. Anche se tentano di dividerci e metterci l’uno contro l’altro: lavoratori contro lavoratori autonomi, disoccupati contro lavoratori, scioperanti e non scioperanti, con diritto alla sanità e senza diritto alla sanità, di qua o di fuori. Dobbiamo imparare che, nonostante le possibili differenze al nostro interno, siamo molto più simili di loro: la condizione di sfruttati è quello che ci accomuna.

Dobbiamo cambiare lo stato di cose esistenti. Siamo di più anche se peggio organizzati. Uniamoci, organizziamoci. Con i nostri tempi, senza l’ansia che ci impongono i loro ritmi, le condizioni di lavoro, l’assenza di lavoro, la fame, il dare da mangiare ai propri figli, tutte queste miserabili condizioni che ci hanno imposto per tentare di toglierci la forza di cambiare.

Quando uno è solo si arrende prima rispetto a chi lotta insieme agli altri. Per questo non ci arrendiamo.

Lo abbiamo già detto un anno fa: INSIEME POSSIAMO RAGGIUNGERE QUALSIASI OBIETTIVO.

Siamo qui e continueremo a lottare.

MOVIMENTO 12M15M CÓRDOBA

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