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Contro Riva e contro lo stato dei padroni Difendiamo con la lotta lavoro e salute

Si lavora per vivere.. non per morire e far morire!

Il posto di lavoro non si tocca.. ma anche sicurezza salute e ambiente non si toccano!

La lotta degli operai Ilva è esplosa, nella forma di una rivolta di massa.

Non basta ora la sfilata…  la rivolta deve continuare e ORA BISOGNA ANDARE FINO IN FONDO, con lotta, chiarezza e serietà.

– Il riesame deve rivedere la decisione di ‘fermo degli impianti’. La
magistratura non ha distinto adeguatamente: le responsabilità di Riva e
dirigenti che vanno colpite, la continuità produttiva della fabbrica che è
una condizione necessaria anche per un intervento pianificato di bonifica in
corso d’opera, la questione della difesa rigida del posto di lavoro e del
salario di tutti i lavoratori. Riva e gli altri devono restare agli arresti,
Riva deve mettere la sua parte di soldi per gli interventi necessari,
garantendo il lavoro per tutti e per tutto il tempo necessario alla
bonifica.

Noi con gli operai diciamo “l’Ilva non deve chiudere, Riva, e i politici che
hanno gestito quando era Italsider pubblica, devono pagare. Noi abbiamo già
pagato anche con i nostri morti. Loro se ne possono andare, la fabbrica e il
nostro lavoro devono rimanere”. “se siamo arrivati a questo punto la colpa è
di Riva e anche dei sindacati confederali che per anni si sono coperti a
vicenda. Se ci fossero stati prima i Cobas, le cose non starebbero così”.

Le proposte e l’azione fatta dallo Slai cobas in questi anni (basti pensare
alla richiesta di “Postazione ispettiva” in fabbrica su sicurezza e salute
degli operai, ecc.), avrebbero fermato prima la mano di Riva e la

Magistratura non avrebbe avuto ragione di provvedimenti così gravi.

Nulla è e sarà come prima all’Ilva e a Taranto. La lotta ora deve rimanere
nelle mani degli operai.

Ora non abbiamo che da perdere le nostre catene e un mondo da conquistare.

Lottiamo insieme per il lavoro, la sicurezza e la salute degli operai e
della città, contro Riva ma anche contro lo Stato che prima non fa niente e
ora mette a rischio i posti di lavoro.

Autonomia operaia/organizzazione

Slai COBAS per il sindacato di classe Ilva Taranto

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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1 Commento


  • antonella

    @operai contro
    bravi, ribaditelo con forza che volete un reddito a prescindere da quel lavoro merdoso. E basta con questa retorica lavorista alimentata anche dai sindacati. Possibile che non hanno ancora capito che il lavoro è uno strumento potente di controllo sociale?
    Fate sentire le vostre rivendicazioni…non siete soli !!!

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