Il documento in allegato rappresenta, come condiviso nel corso della elaborazione portata avanti nel movimento per la pace e contro la guerra, il prodotto delle riflessioni e delle analisi degli ultimi mesi e, in particolare, delle osservazioni e degli orientamenti maturati nel corso dell’ultimo convegno vicentino dei Corpi Civili di Pace, per la redazione di un dossier sufficientemente sintetico ma auspicabilmente completo sulla guerra in Siria, con il duplice obiettivo di fornire un quadro della precipitazione del conflitto civile e per procura in corso nel Paese e di rappresentare delle ipotesi di supporto agli sforzi della società civile locale per il dialogo e la riconciliazione “dal basso” (“Mussalaha”).
La stessa Festa – Convegno, cui si faceva riferimento in apertura, dal titolo “Un’Altra Festa”, tenuta a Vicenza gli scorsi 25-26 Agosto 2012 e dedicata ai Corpi Civili di Pace e le ipotesi di progettazione partecipata per il Parco per la Pace, con la proposta di insediare in quello spazio un “Centro per la Previsione e la Prevenzione dei Conflitti Armati e per la Formazione e la Preparazione dei Corpi Civili di Pace”, ha costituito un momento di approfondimento prezioso, sia per gli spunti delle relazioni, sia per la condivisione del profilo del lavoro di documentazione. Pertanto, il dossier non contiene contenuti originali, ma un’ampia documentazione proveniente dalle risorse pubbliche disponibili, a partire da organi di documentazione, centri di ricerca e liste di diffusione, e prova a gettare qualche squarcio di luce anche sul dibattito in corso in Italia e nel movimento e talune posizioni della politica di casa nostra di sinistra o
“centrosinistra”.
Grosso modo è possibile indicare gli assi portanti del dossier, alla luce dei contenuti selezionati e organizzati, nei seguenti: a) offrire un quadro di analisi sufficientemente esauriente e documentato della guerra in corso in Siria, per contrastare le manipolazioni della propaganda e mostrare il carattere insieme “civile” e “per procura” della guerra in corso; b) rappresentare lo sforzo, attraverso l’azione sul campo e le parole degli appelli, sovente di prestigiose personalità del mondo laico e religioso, per una riconciliazione siriana, promossa dagli attori di pace e di nonviolenza locali e non mediata o imposta dall’esterno; c) illustrare il “clima” politico nel nostro Paese, specie attraverso le prese di posizione pubbliche da parte di esponenti della sinistra e del “centro-sinistra” politico, in modo da rappresentare la diversità tra le posizioni in campo ed offrire un contributo alla chiarificazione di tale aspetto della
questione stessa.
Quanto all’organizzazione dei materiali di documentazione, la selezione è alla fine caduta sull’opzione più semplice e, di conseguenza, fruibile, anche considerando la voluta articolazione ideologica del back-ground delle fonti e delle risorse, non omogenee tra di loro, tuttavia convergenti sui dati di analisi salienti: una introduzione per rendere i termini della questione, seguita da analogo pezzo di inquadramento generale; poi un lungo reportage contro la propaganda di guerra, seguito da analogo pezzo di approfondimento sulle strategie; poi la parte centrale dedicata a “Mussalaha”, seguita da altro pezzo che inquadra “Mussalaha” in una prospettiva storica e “strategica” più generale; poi ancora due testimonianze tra le più significative in circolazione (Gregorio III e Daniel Maes), e, ovviamente, una interessante riflessione di J. Galtung. Con l’auspicio appunto che tale strumento consegua appieno, insieme, chiarezza e utilità.
* IPRI (Istituto Italiano di Ricerca per la Pace) – Rete CCP (Corpi Civili di Pace)
Qui di seguito il dossier in formato pdf
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