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Chi è che usa i gas in Siria?

Chi è che usa i gas in Siria? La risposta ce la fornisce Carla Del Ponte, componente della commissione Onu sul conflitto siriano. Ecco le sue dichiarazioni riportate dall’Ansa:
«Abbiamo potuto raccogliere alcune testimonianze sull’utilizzo di armi chimiche in Siria, ma non da parte delle autorità governative, bensì degli oppositori. Quando la commissione speciale potrà completare la sua inchiesta, si potrà stabilire se il governo ha fatto lo stesso … Non ci sono buoni da una parte e cattivi dall’altra».
La chiusa è molto gesuitica. Per non irritare gli Usa e tutti i potenti che finora hanno tramato contro la Siria, l’ex magistrato svizzero insinua, senza uno straccio di prova, che anche il governo siriano potrebbe avere usato i gas. Su questa base potrebbe averlo fatto anche Topolino a Disneyland.
Non c’è di che stupirsi: quando la Del Ponte era procuratore capo del Tribunale Penale Internazionale per l’ex Yugoslavia, ha fatto di tutto per venire incontro alle tesi della Nato.
Allora come mai queste dichiarazioni così controcorrente? Un soprassalto di dignità? Potrebbe essere. Ma di sicuro ha lanciato un assist ad Obama.
Il presidente statunitense infatti parlando col collega sudcoreano ha detto chiaro e tondo, a proposito della Siria, che lui non ha nessuna intenzione di intervenire solo sulla base di supposizioni, al contrario di quanto fecero altri (Bush), con pessimi risultati.
La Francia aveva già fatto capire che le sarebbe tanto piaciuto rimettere le mani sulla sua ex colonia, ma l’attimo è fuggente e ora sarebbero un po’ a corto di quattrini. La Germania c’è e non c’è, e persino la fedelissima Gran Bretagna incomincia a defilarsi.

Qualche tempo fa avevo scritto che mi sembrava che tra Obama e la superinterventista e guerrafondaia Clinton fosse scoppiato un conflitto. Poco dopo, Obama all’inizio del suo secondo mandato ha effettivamente pensato bene di sloggiarla dal Dipartimento di Stato e di mettere al suo posto un Kerry che ha una capacità berlusconesca di dire e smentire, affermare A e non A quasi contemporaneamente: “Bombarderò la Siria a tappeto… Anzi, no: voglio un negoziato”, e via così.

Insomma, hanno tentato la carta dell’Esercito Siriano Libero. Si sono accorti che erano solo dei cialtroni, confusionari, rissosi e corrotti, cioè dei mercenari incapaci. Poi hanno tentato la carta degli jihadisti (in Afghanistan aveva funzionato contro i Russi), raccattandoli in tutto il mondo, dalla Libia, dove imperversano, all’Albania.
Ma questi si sono dimostrati, oltre che feroci tagliagole, anche inetti, hanno messo in allarme persino Israele con cui di solito vanno d’accordo, e adesso è anche scoppiata la grana, con fior fior di testimoni, che cotanti patrioti si dedicano all’espianto e al commercio degli organi vitali di chiunque, civile o militare, cada nelle loro grinfie (cosa che per altro avevano già fatto nel Kosovo ai danni dei Serbi). Come se non bastasse continuano a rapire giornalisti occidentali e vescovi cristiani. Insomma dei delinquenti fuori di testa tanto inefficienti quanto sanguinari.
Il tocco finale lo hanno dato Russia e Cina. L’invasione della Siria, sanno benissimo, sarebbe l’anticamera per la guerra all’Iran, una guerra con tutta probabilità di carattere unilateralmente atomico. E a queste due Potenze avere una guerra atomica ai propri confini non fa tanto piacere, anzi li innervosisce un po’.

Così tra qualche giorno, se il diavolo non ci mette lo zampino, Russia e Stati Uniti si incontreranno per negoziare una soluzione per la Siria (probabilmente un corpo di pace a predominanza Comunità di Stati Indipendenti).
Obama intanto ha già annunciato che è passato al piano imperiale C (piano A=conquista diretta: Bush; piano B=esportazione del caos: ultimo Bush e primo Obama), ovvero l’assedio via mare della Cina (la prima risposta cinese è stata la mini crisi atomica nordcoreana, e chi aveva orecchi per intendere ha inteso).

Resta solo un commento da fare e riguarda Hilary Clinton, o meglio tutto il gruppo di potere Clinton, che è quello che ha condotto, quasi privatamente, il golpe in Honduras a base di gorilla fascistoidi usciti dalla famigerata Scuola delle Americhe.
Hilary e Bill Clinton sono l’emblema del giro di 180 gradi della sinistra occidentale. Da attivisti libertari e oppositori accaniti alla guerra del Vietnam, con Bill renitente alla leva e fuggiasco in Canada, si sono ritrovati uno a capo dell’esercito più imperialistico del mondo, che non ha lasciato con le mani in mano, e l’altra di un Dipartimento dal quale organizzava golpe fascisti. Sempre, ovviamente, sventolando gli stessi ideali.
Cose americane, direte voi. Mica tanto.
In tutta Europa, e in Italia in modo particolare, alfiere del monetarismo è stata la sinistra. Da Ciampi e Amato, passando per il giovane Letta che teorizzava che l’Italia se necessario doveva morire per Maastricht (e quasi ci siamo), per arrivare a Bersani che prima delle elezioni dichiarava al Financial Times che avrebbe seguito pedissequamente le ricette della Troika (e poi si stupisce se ha perso in un colpo solo 3 milioni e mezzo di voti). Peccato che il monetarismo sia stato sperimentato per la prima volta dalla Scuola di Chicago, in Cile sotto la protezione delle armi del golpista fascista Pinochet.

Peccato che la prima guerra che abbiamo fatto dopo il 1945 sia stata fatta con un premier post comunista, D’Alema, e guarda caso proprio dalle parti dove una volta la Buonanima aveva fondato un Impero per il Re Sciaboletta.
E peccato che a volere con insistenza la nostra aggressione alla Libia (siamo stati secondi solo agli Usa per missioni di bombardamento) sia stato un presidente della repubblica post comunista, a 100 anni esatti dall’aggressione coloniale di Giolitti. Evidentemente Napolitano voleva festeggiare la ricorrenza per i 150 anni d’unità d’Italia, que finesse!
Non ha tutti i torti l’economista statunitense Michael Hudson, quando afferma: “Sembra che l’unico compito che abbiano oggi i partiti di sinistra sia quello di tradire i propri patti costitutivi”.
Ma tranquilli: se lo si fa lo si fa in modo molto politicamente corretto, sull’esempio di un magistrale discorso ad Algeri, nel 1939, del leader carismatico del Partito Comunista Francese:

«Unire tutti gli uomini che vogliono vivere liberi, senza distinzione di razze o religioni, tutti i francesi di Francia e tutti i francesi d’Algeria. Quando dico francesi d’Algeria intendo tutti i qui presenti, voi francesi di origine, gli ebrei, ed anche voi mussulmani arabi e berberi, tutti figli, se non di sangue di cuore della grande rivoluzione francese, che non faceva alcuna distinzione di razza e religione quando affermava che la repubblica francese era “una ed indivisibile” … C’è una nazione algerina che si costituisce, anch’essa, attraverso la mescolanza di venti razze. Procediamo avanti, calmi, tranquilli. La nostra causa, la causa della Libertà, la causa della Pace e della Francia trionferà attraverso l’unità. Viva l’unità!».

Capito l’antifona? In nome dell’internazionalismo e dell’amore fraterno tra tutte le razze, beccatevi la dominazione coloniale francese (quasi un milione e mezzo di morti algerini in massima parte civili. Dio ci guardi dall’amore fraterno!).

Chissà perché, mi ricorda questa affermazione di Marx:

«Lafargue, senza neppur rendersene conto, per negazione delle nazionalità intende, sembra, il loro assorbimento da parte della nazione francese modello».

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1 Commento


  • alexfaro

    A proposito delle dichiarazioni di Carla del Ponte,sulle armi chimiche,che secondo l’inchiesta dell’ONU,sono state usate,tho ma guarda un pò dai cd”ribelli”Siriani e NON dalle forze governative,come vorrebbero farci credere i media mainstream occidentali(ed anche molti arabi)
    Sui quotidiani on line che leggo abitualmente quasi ogni giorno,cioé il Manifesto,il Fatto Quotidiano e Liberazione.
    Udite,udite! solo Liberazione ne dà notizia(anche se abbastanza ridotta e molto in basso)
    Mentre x i primi due nemmeno una striminzita riga,almeno,fino ad ora(17del 10/05/2013)io NON ne ho trovata nemmeno una benché minima traccia!
    Alla faccia della corretta contro-informazione che sbandierano ai 4 venti!
    Se questa é la linea editoriale del Fatto e del Manifesto stiamo messi bene in Italia,in quanto a libertà e correttezza della cd”stampa”,quasi quasi é più sincero il sito sionista”informazione corretta”di Fiamma Nirenstein,almeno questo sai bene come la pensano i suoi blogger ed estimatori!
    Tanto x farvi sapere come vengono manipolate le notizie scomode da alcuni dei giornali della cd”sinistra”in Italia
    un saluto comunista
    Alexfaro

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