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“Cinque per i Cinque”, forum solidale con i Cinque cubani

Anche in Italia, a Milano, nell’ambito della “campagna internazionale Il 5 per i 5 ” l’Associazione e rivista Nuestra America ha distribuito volantini informativi ed esposto striscioni per la Libertà dei 5 eroi cubani, al concerto organizzato il 6 settembre dal Centro Sociale Cantiere, che ha visto anche la partecipazione di attivisti di centri sociali e di rappresentanti del sindacato USB.

Qui di seguito una corrispondenza da Prensa Latina:

 

L’Avana, 5 sett. Un forum denominato “Cinque per i Cinque” darà oggi qui inizio ad una giornata mondiale in solidarietà con i Cinque cubani sul punto di compiere 15 anni incarcerati negli Stati Uniti. La campagna si prolungherà fino al giorno 6 ottobre, al fine di mobilitare l’opinione pubblica internazionale per ottenere la scarcerazione di Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, Antonio Guerrero e Fernando Gonzalez.  
Il Comitato Internazionale per la liberazione dei Cinque ha annunciato la realizzazione di diverse attività nell’orbe per ottenere la loro liberazione.  Kenya Serrano, titolare dell’Istituto Cubano di Amicizia coi Popoli, ha informato che questo stesso giorno le bande di musica nell’isola realizzeranno concerti.  
Ha aggiunto che specialmente interpreteranno in lingua spagnola la canzone intitolata “Tie a yellow ribbon round the old oak tree” che si ricorda negli Stati Uniti quando si aspetta il ritorno di un essere amato.  
La vigilia, cubani di tutta l’isola hanno confermato che useranno nastri gialli per inviare un messaggio agli statunitensi in solidarietà con i Cinque, prigionieri politici nel paese settentrionale.  
L’appello lo ha fatto questa settimana Renè Gonzalez affinché, a partire da un simbolo negli Stati Uniti, si conosca di più la causa dei Cinque.  
È un simbolo che gli statunitensi riusciranno capire, i visitatori potranno vedere ed i corrispondenti stranieri (qui) non potranno ignorare, ha spiegato in un’allocuzione teletrasmessa.  
Ha anche ringraziato per le dimostrazioni di affetto ricevute dai Cinque cubani durante questi anni, ed ha chiesto un terremoto di amore per loro.  
“In questo modo, ha detto, il popolo degli Stati Uniti saprà che a Cuba stanno aspettando il ritorno dei loro figli. Vogliamo che questo sia una campagna distinta e l’ultima. È il momento di portarli a casa e per questo contiamo sul vostro appoggio”, ha concluso.  
 
Il resoconto dell’iniziativa a Milano

#OccupyEstate | Il Concerto!
Al concerto organizzato il 6 settembre dal Centro Sociale Cantiere, che ha visto anche la partecipazione di attivisti di centri sociali e di rappresentanti del sindacato USB sono stati esposti dall’Associazione e rivista Nuestra America striscioni per la Libertà dei 5 eroi cubani e distribuiti centinaia di volantini informativi sul caso riscuotendo grande interesse e simpatia tra i tantissimi giovani presenti.
Il concerto #OccupyEstate, festa e momento di lotta è stato voluto dalle tante realtà conflittuali e antagoniste di Milano che lottano per la difesa dei beni comuni e per l’abitare con importanti inziative di occupazione di case e spazi da utilizzare per i precari, gli immigrati, i giovani e i lavoratori che rivendicano una vita dignitosa anche attraverso la gratuità dei servizi.
“Nella metropoli Milanese una finanza spietata distrugge spazi di libertà, solidarietà cultura e socialità, interessata soltanto ad una città vetrina buona da vendere per l’Expo indipendentemente da bisogni e desideri di chi la abita. I territori vengono lasciati in balìa di speculatori, palazzinari ed affaristi, migliaia di persone rimangono senza casa e migliaia di case senza persone, i quartieri popolari cadono a pezzi ed interi edifici sono abbandonati e lasciati al degrado, mentre vengono innalzati colossi di vetro destinati a rimanere perlopiù scheletri inaccessibili alla stragrande maggioranza delle persone…… La nostra risposta è costruire un territorio differente, di resistenza e di solidarietà attiva, di mutuo soccorso. Riprenderci tutto ciò che ci spetta, dalle case agli spazi, dallo sfitto alle piazze, è la strada da percorrere. Perciò l’autogestione e la proposta degli spazi sociali e di alternativa culturale è una delle opzioni valide.  Vorrebbero minare la libertà di movimento. Inutile è il loro proposito: qui siamo e qui restiamo”.
http://www.cantiere.org/art-04198/venerdi-6-settembre-2013-occupyestate-il-concerto.html#sthash.vTaKxpzS.dpuf

 

 

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